Bari. L’assessora al Turismo Silvia Godelli traccia un bilancio positivo della partecipazione della Regione alla kermesse turistica internazionale
BARI – Quattro giornate, 20 appuntamenti programmati, 70 professionisti del comparto turistico pugliese coinvolti nella “Piazza affari” del turismo, il BuyItaly. Ed ancora, cultura, spettacolo, luoghi dello spirito, turismo balneare, benessere e accoglienza, natura e enogastronomia. Sono stati questi gli ingredienti che hanno determinato il successo della partecipazione della Regione Puglia alla 31esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Chiusa le kermesse, è ormai tempo di bilanci. Ed il resoconto che ne fa Silvia Godelli, l’assessora regionale al Turismo, è pienamente positivo. La Puglia, a confronto con numerose altre realtà territoriali in una manifestazione alla quale hanno partecipato 20 nazioni e che ha registrato 100mila presenze complessive, pare se la sia cavata più che bene. “Lo straordinario successo della Puglia a Milano – ha affermato Godelli – registra la soddisfazione per i risultarti conseguiti in termini di flussi turistici e rilancia, soprattutto verso i mercati esteri, il territorio pugliese nella sua interezza e nella eccezionale molteplicità della sua offerta e delle sua attrattività”. La Puglia, come confermano le statistiche, è stata premiata per le azioni sistemiche attuate; per la capacità di anticipare i trend e i gusti, ampliando le proposte culturali ed incoraggiando la pratica del welfare intellettuale. Un benessere diffuso, percepito oggi dal turista come perfetta commistione tra valorizzazione del patrimonio paesaggistico, innovazione e creatività. Il turismo pugliese, che nel 2010 ha subito un’impennata (più 4 % degli arrivi e più 6% delle presenze straniere), punta per quest’anno alla conquista di nuovi segmenti della domanda turistica ed alla valorizzazione di itinerari territoriali integrati. Articoli correlati: ‘La Puglia è una regione tutta da viaggiare’ (7 febbraio 2011) Turismo. Alla Bit la Puglia che ha vinto la crisi (15 febbraio 2011)
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