“Che fine faranno rianimazione, oculistica e otorinolaringoiatria dell’ospedale di Gallipoli?” chiede Vincenzo Barba del Pdl
“Le inattendibili rassicurazioni della Giunta regionale sul futuro dei raparti di rianimazione, oculistica e otorinolaringoiatria dell’ospedale di Gallipoli sono, purtroppo, soltanto una goccia nel mare dell’approssimazione populistica con cui il governo della Puglia affronta le tematiche della sanità”. E' questo il commento dell'onorevole Vincenzo Barba del Pdl. “Come definire altrimenti – continua – l’irrituale comportamento dell'assessore Tommaso Fiore che, lungi dall’interagire con le comunità e i rappresentanti istituzionali, al fine di spiegare le scelte e le motivazioni in base alle quali quelle decisioni vengono prese, si diverte a fare siparietti in tv senza dare un minimo riscontro cartaceo a promesse che, con il dovuto rispetto, fino ad oggi, ci appaiono da marinaio?. Per Barba, Raffaele Fitto, “quando era Governatore, senza scaricare a sulle spalle degli assessori al ramo, si recava in prima persona ad incontrare amministratori, medici e cittadini per spiegare loro la ratio delle sue scelte pur sapendo che sarebbe stato accolto da gruppi di persone, politicamente e strumentalmente organizzati che, in talune circostanze, erano anche avvezzi ad atteggiamenti violenti”. Su questi temi, poi, c’è da registrare, dice il deputato, la scomparsa assoluta del Governatore tanto desideroso di far carriera nella sua coalizione (…). “È del tutto evidente – conclude Barba – che la battaglia per una sanità migliore vada fatta insieme agli amministratori locali e, soprattutto, insieme ai sindaci, primo approdo delle richieste del cittadino. Se in tutti i comuni della Puglia e del Salento c’è grande fermento da parte dei primi cittadini per il depotenziamento delle strutture sanitarie, a Gallipoli, invece, si dormono sonni tranquilli: il sindaco in letargo, la Giunta in catalessi, la maggioranza addormentata. Da un lato c’è l’incapacità, dall’altro la paura di offendere i potenti del centrosinistra. I cittadini, come al solito, ne pagano le conseguenze. Sarebbe bene che ci si desse una bella svegliata, con un po’ di acqua fresca, perché non si può giocare con i diritti della nostra gente”.
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