Lecce. Partità il 5 aprile il processo nei confronti di Vinicio Palumbo, accusato di aver maltrattato la convivente. Alle sue spalle una condanna per uxoricidio
LECCE – Prenderà il via il prossimo 5 aprile davanti ai giudici della seconda sezione penale il processo nei confronti di Vinicio Palumbo, 53enne di Lecce, arrestato per maltrattamenti alla convivente e per aver evaso i domiciliari. I fatti risalgono allo scorso 23 novembre. Quand’erano circa le 21, la telefonata di una donna al 112, mise in allarme i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lecce. La donna raccontò agli agenti di essere fuggita da casa per scappare alle violenze del convivente e di trovarsi in via Terni. Ma l’uomo, nonostante fosse vincolato alla misura degli arresti domiciliari, l’aveva comunque raggiunta per costringerla a ritornare in casa. Palumbo venne individuato e tratto in arresto. Alle spalle aveva una condanna a 21 anni di carcere per l’omicidio della moglie. La convivente si era già rivolta al Centro antiviolenza Renata Fonte, di cui è presidente Maria Luisa Toto. E’ difesa dall’avvocato Stefania Mercaldi. L’imputato è assistito dall’avvocato Giancarlo Dei Lazzaretti. 24 novembre 2011 Maltrattamenti alla moglie: in manette Nel corso della serata di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Lecce hanno arrestato in flagranza di reato Vinicio Palumbo, 53enne del posto, resosi responsabile dei reati di evasione e maltrattamenti verso la moglie D.P.A., con lui convivente. Erano le nove circa quando è giunta al 112, una richiesta di intervento da parte di una donna che, per sottrarsi all’ennesimo episodio di maltrattamento, era andata via da casa. Il marito, però, incurante anche della misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto per vicende diverse, l'ha cercata per indurla a far rientro presso la propria abitazione di via Terni. La donna, che invece non ne aveva nessuna intenzione, ha richiesto l’intervento dei militari. Dopo poco, i carabinieri sono riusciti a intercettare l’auto dell’uomo e lo hanno arrestato anche al fine di garantire tranquillità alla moglie.
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