Una rete per dire no alla violenza di genere

Interventi locali della Provincia di Lecce contro il fenomeno di abusi su donne e minori. Oggi la presentazione del Piano

L’assessore provinciale alle Politiche sociali e Pari opportunità Filomena D’Antini Solero, si dice soddisfatta per aver predisposto un piano diretto all’attivazione di servizi per il contrasto alla violenza e il sostegno a donne e minori vittime di abusi. Un ambizioso progetto, che vede interagire pubblico e privato sociale, e di coordinamento interistituzionale. L’assessorato alle Politiche sociali e Pari opportunità della Provincia di Lecce, ha infatti presentato oggi, alla Regione Puglia, il Pil provinciale (Piano per gli interventi locali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza contro le donne ed i minori), elaborato secondo le Linee Guida regionali (approvate con delibera 1890/10), avvalendosi del prezioso contributo attraverso incontri, discussioni e proposte dei dieci Ambiti Territoriali Sociali (Lecce, Campi, Martano, Galatina, Maglie, Poggiardo, Nardò, Casarano, Gagliano, Gallipoli) che hanno impegnato risorse finanziarie proprie. Il costo del Piano nel suo complesso ammonta a circa 900mila euro. La quota di coofinanziamento regionale, laddove il Pil fosse approvato, ammonta a 250mila euro. Oltre alla predisposizione del Piano, l’assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce ha incontrato congiuntamente gli Ambiti Territoriali Sociali, la Asl, l’Usp, l’Ordine degli Psicologi, l’Alba Service per predisporre mediante un protocollo l’attivazione della rete interistituzionale provinciale contro la violenza di genere. “E’ stato così sperimentato – dichiara l’assessore Filomena D’Antini Solero – un nuovo modello di governance condivisa per la costruzione e il potenziamento della rete di servizi atta a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro donne e minori”. “Il Piano prevede – prosegue l’assessore – la realizzazione di due case rifugio, una ubicata nel nord Salento e l’altra nel sud Salento. Si tratta di due strutture residenziali che offrono ospitalità ed assistenza alle donne vittime di violenza fisica e/o psicologica e ad i loro figli. Uno strumento utile e necessario alle donne che spesso non denunciano gli abusi subiti poiché non sanno dove rifugiarsi e ottenere adeguata accoglienza”. Sono stati previsti anche sei Centri AntiViolenza (Cav). I Cav sono punti in cui le donne ed i minori vittime di violenza possono rivolgersi per ricevere ascolto, accoglienza, assistenza legale, psicologica, sostegno alla ricerca dell’alloggio. I sei Cav sono distribuiti sull’intero territorio provinciale: due a Lecce, uno già esistente, il Cav Renata Fonte ed uno, il Caia, di prossima attivazione, a titolarità della Provincia. Gli altri a: Galatina, Squinzano (Ambito di Campi), Parabita (Ambito di Casarano) e Specchia (Ambito di Gagliano). Inoltre, il Piano prevede il potenziamento dell’equipe multidisciplinare presso ciascuno dei dieci Ambiti Territoriali Sociali, Il team è essenziale per rispondere ad ogni singola situazione di abuso e di maltrattamento nei confronti di donne e minori, attraverso una capacità di lettura, interpretazione e valutazione del bisogno. Dell’equipe faranno parte operatori dei servizi sociali, sanitari di base e specialistici, servizi giudiziari. Per il potenziamento dell’equipe multidisciplinare d’Ambito la Regione erogherà, una volta valicato il piano, 17.777 euro per ciascuno Ambito. La Provincia contribuirà al potenziamento dell’equipe con le risorse umane della società partecipata “Alba Service”, destinando un assistente sociale per ciascun Ambito. “Infine – precisa l’assessore D’Antini Solero – è altresì prevista l’attivazione dei servizi di pronto intervento sociale per ciascuno dei dieci Ambiti Territoriali Sociali”.

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