Lecce. I cittadini hanno denunciato allo Sportello dei diritti della Provincia una grave “azione di violenza contro la natura”
Chi ieri ha percorso via Duca degli Abruzzi a Lecce probabilmente avrà fatto fatica a non notare lo spettacolo che gli si è presentato davanti agli occhi: una distesa di alberi di pino, secolari fusti dal profumo e dal colore inconfondibili. Non ci sarebbe a di nuovo se non fosse che quei pini erano distesi sull’asfalto. Tagliati e lasciati accasciare al suolo. Le segnalazioni allo Sportello dei Diritti della Provincia di Lecce fondato da Giovanni D’Agata, da parte di cittadini leccesi indignati si sono susseguite quasi senza soluzione di continuità per l’intera giornata. Lo stesso D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, ha definito “impossibile” non condannare “un atto d’inciviltà che purtroppo per l’ennesima volta avviene nel silenzio di tanti”. “Lo denunciamo – ha aggiunto – grazie alla coraggiosa attenzione di chi ha ancora senso civico e segnala un’azione di violenza contro la natura, che condanna ad ingiusta ed ingiustificata morte robusti e giovani alberi, così causando un ulteriore depauperamento al non florido patrimonio arboreo del capoluogo”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding