Piano di rientro. Negro spiega l’astensione

Il capogruppo Udc ha dichiarato di poter cambiare idea sul Piano solo se il Governo regionale riconvertirà le strutture dismesse

“Alla chiusura dei piccoli ospedali segua la contestuale riconversione delle strutture dismesse secondo quanto previsto dal Piano di riordino ospedaliero che prevede nuovi servizi come poliambulatori e Case della Salute”. E’ stato questo il commento di Salvatore Negro presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, al termine della seduta congiunta della III e I Commissione che ha approvato a maggioranza, con l’astensione proprio dell’Udc, il disegno di legge “Approvazione Piano di Rientro Regione Puglia 2010-2012”. Negro ha spiegato che l’astensione del suo gruppo dal voto di oggi nasce dall’auspicio di poter modificare atteggiamento in senso favorevole, in Aula, ma solo a condizione che il Governo regionale dia assicurazioni sulla contestuale riconversione delle strutture dismesse. “Siamo convinti – ha dichiarato – che l’imposizione del Piano di rientro sanitario sia un’invasione di campo del Governo nazionale un’ingerenza pesante dettata da una penale per lo sforamento del Patto di stabilità; ma ciò può tramutarsi in un’opportunità per rimodulare la spesa sanitaria e migliorare l’offerta di servizi offrendo così un’immagine diversa della politica. Insomma vorremmo che questa fosse l’occasione in cui la politica promette e realizza”. “Quello che l’Udc chiede – ha continuato – è la realizzazione di ciò che è inserito nel Piano di rientro, con la riconversione dei piccoli ospedali con meno di 70 posti letto in Case della Salute e poliambulatori e l’avvio del ‘project financing’ per i nuovi ospedali, indispensabili per quei territori dove sono assenti o si dismettono le attuali strutture ospedaliere”. Negro condivide le preoccupazioni del consigliere Gianfreda il quale ha chiesto di attivare a Poggiardo quella Casa della Salute prevista dal Piano approvato in Giunta a dicembre 2010 senza soluzioni di continuità assistenziale nei confronti della popolazione della zona. “Allo stesso modo – aggiunge il capogruppo dell’Udc – potrebbe farsi a Campi Salentina dove è prevista la riconversione dell’attuale struttura ospedaliera in un Presidio territoriale per la gestione delle criticità. Il discorso, ovviamente, è riferito a tutto il territorio della Puglia dove si intendono chiudere i piccoli ospedali che oggi contano qualche decina di posti letto. Tutto ciò – ha concluso – contribuirà a restituire dignità ai territori e alla politica la fiducia dei cittadini”. Articoli correlati: Piano di rientro sanitario. Infiammano le polemiche (15 gennaio 2011) Piano di rientro. Le Commissioni approvano (31 gennaio 2011)

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