Il progetto del collegamento del serbatoio di San Paolo con quello di Seclì è stato già approvato e finanziato. Manca un certificato del Cipe per appaltare i lavori. L’assessore sollecita i ministri interessati
Basterebbe una certificazione di avvenuta approvazione del progetto per scongiurare il definanziamento dell’opera e far partire, una volta per tutti, la fase di appalto dei lavori. Il progetto in questione riguarda l’Acquedotto del Sinni ed in particolare la realizzazione della condotta di collegamento dal serbatoio di San Paolo in agro di Salice Salentino a quello di Seclì, opera indispensabile per l’approvvigionamento idrico del Salento. L’intervento, di un importo pari a 76,70 milioni di euro, è già stato finanziato con fondi PO FESR 2007 – 2013 e con fondi a carico di Aqp in qualità di soggetto attuatore e gestore del servizio idrico integrato ed è stato approvato il 18 novembre 2010 dal CIPE. Cui ora spetta il compito di certificare l’avvenuta approvazione dell’intervento. Ma nonostante i solleciti già inviati, il documento non è ancora pervenuto. Per questa ragione oggi Fabiano Amati, assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, ha inviato una lettera a Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionali per chiedere di compiere qualsiasi attività volta al rilascio in tempi brevi del documento che permetterebbe all’Acquedotto pugliese di avviare l’appalto dei lavori. “I ritardi accumulati fino ad oggi – ha spiegato Amati – rischiano di compromettere il rispetto delle scadenze comunitarie e determinare la perdita del finanziamento”. // Il progetto L’'intervento riguarda la realizzazione della prima fase dell'Acquedotto Potabile del Sinni, che in derivazione dall'esistente Acquedotto del Pertusillo convoglierà, in corrispondenza del nodo di Monte Ciminiello, una portata di circa 1 mc/s a servizio esclusivo del Salento. Il progetto è costituito da tre lotti funzionali. Il primo lotto è costituito dall' adduttore che va dal Torrino di Monte Ciminiello al nuovo serbatoio di S. Paolo (condotta in acciaio di lunghezza pari a circa 23,7 km) per un costo di 22 milioni di euro. Il secondo lotto comporta l'ampliamento del serbatoio di S. Paolo per un costo di 17,20 milioni di euro. Il terzo lotto è costituito dall'adduttore dal serbatoio di S. Paolo al serbatoio di Seclì (condotta in acciaio di lunghezza pari a circa 36,5 km) per un costo di 37,50 milioni di euro. // La lettera di Amati OGGETTO: Acquedotto Pugliese S.p.A. (AQP) – Progetto definitivo (variante) – Acquedotto del Sinni III Lotto – Realizzazione della condotta dal Serbatoio di San Paolo al Serbatoio di Seclì. Richiesta certificazione – Sollecito. Pregiatissimi, con riferimento a precedenti comunicazioni inoltrate da AQP S.p.A. al servizio interessato, mi permetto chiedere il Vostro autorevole intervento per “sbloccare” l’iter realizzativo del progetto in oggetto. L’intervento è integralmente finanziato con fondi PO FESR 2007-2013 e con fondi a carico del soggetto gestore del S.I.I (AQP), anche in qualità d’attuatore. Risulta che il CIPE ha approvato il progetto definitivo nella seduta del 18.11.2010. Poiché i ritardi accumulati sino alla data odierna rischiano di compromettere seriamente il rispetto delle scadenze comunitarie, così determinando il definanziamento di un’opera fondamentale per il servizio di approvvigionamento idrico della parte meridionale della Puglia (Salento), si chiede alle SS.VV.Ill.me ed ovviamente al Servizio in indirizzo di compiere ogni attività affinché in tempi brevi si possa ottenere il rilascio di apposita certificazione d’avvenuta approvazione del progetto, peraltro già richiesta dal soggetto gestore con nota n. 145373 del 23.11.2010. Si rappresenta che il mero invio di tale atto certificativo metterebbe AQP nelle condizioni d’avviare l’appalto dei lavori. Resto in attesa di sollecito riscontro. Con il mio saluto. Avv. Fabiano Amati
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