Lecce. Due giorni (oggi e domani) di musica elettroacustica al conservatorio “Tito Schipa”. Nessuno strumentista, solo un musicista-tecnico che gestisce la proiezione sonora, utilizzando più di 40 altoparlanti
La chiamano “cinema per le orecchie”. E’ un tipo di musica elettroacustica, creata per essere ascoltata tramite altoparlanti, senza strumentisti che producano suoni dal vivo. La musica acusmatica è roba da intenditori. E quest’anno anche Lecce ha la possibilità di appassionarcisi. Tocca anche il capoluogo salentino, infatti, il Festival Silence, il festival di musica acusmatica nato a Bari nel 2004, e gemellato con il Festival Francese Futura che si tiene da oltre un decennio a Crest, nella Francia meridionale ed il Festival Audio Art Circus, di Osaka. Nelle serate di oggi e domani (ore 20) i due interpreti acusmatici italiani, Danilo Girardi e Leo Cicala, entrambi del gruppo M.ar.e., eseguiranno opere del repertorio classico, da Parmegiani a Bayle a Wishart, opere della contemporaneità giapponese ed italiana, ed opere dei giovani studenti diplomandi dei conservatori pugliesi e dell’Università delle Arti di Osaka. L’evento è organizzato dall’associazione M.ar.e (Musica & Arti Elettroniche ) di Bari, in collaborazione con il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, l’associazione Ascm116 di Osaka (Giappone) e l’associazione “Motus” di Parigi, con il sostegno della Regione (assessorato al Mediterraneo), il patrocinio della Provincia e del Comune di Lecce, per la direzione artistica di Franco Degrassi, docente di Musica elettronica presso il Conservatorio di Lecce. Particolarità del Festival sarà la presenza di Tomonari Higaki, docente di Musica Elettronica dell’Università delle Arti di Osaka, che eseguirà le tre ultime opere acusmatiche del compositore italiano Bruno Maderna e domani (dalle ore 10 alle 13) terrà un seminario sulla storia della Musica Acusmatica giapponese. Il festival avrà luogo presso il Conservatorio “Tito Schipa”, in via Ciardo a Lecce. // Che cos’è la musica acusmatica La musica acusmatica ha il suo battesimo nel 1948, con il compositore francese Pierre Schaeffer, ed è un tipo particolare di musica elettroacustica, da ascoltare tramite altoparlanti, senza strumentisti che producono suoni dal vivo. In sala è presente un musicista-tecnico (interprete acusmatico) che gestisce la proiezione sonora, utilizzando più di 40 altoparlanti. L’interprete acusmatico esegue l’opera davanti al pubblico attraverso altoparlanti di differente “colore” e di differente potenza, disseminati nello spazio del concerto. Tale dispositivo di diffusione (altrimenti detto “orchestra di altoparlanti” o anche acousmonium) è un insieme di casse acustiche distribuite nel luogo del concerto in cui si fa variare l’intensità e il colore di uscita del suono con l’aiuto di un impianto di proiezione.
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