Striscia al Pet

Alla fine anche Striscia la Notizia ha fatto la sua incursione sulla vicenda PET Calabrese. Decine di pazienti sono stati costretti a riprendere la trafila dei viaggi della speranza e hanno chiesto aiuto al Gabibbo. Una di loro ha rilasciato una commovente intervista sul nostro portale. Così ieri mattina Mingo e il “buon” Fabio sono andati a chiedere conto al direttore generale dell’ASL Lecce Guido Scoditti sul perché a questo centro PET-TC, privato accreditato, l’ASL Lecce abbia deciso di non assegnare alcun budget. Eppure nell’intera Puglia esistono solo quattro PET: un numero molto al di sotto degli standard fissati per legge che ne prevedono una pubblica per ogni provincia e una privata accreditata ogni 750mila abitanti. Mingo e Fabio hanno prima voluto visitare la struttura di Cavallino e ascoltare la versione di Giuseppe Calabrese, amministratore dell’omonimo Centro. Poi si sono recati in direzione generale per chiedere conto al direttore Scoditti. Per conoscere le risposte dell’alto dirigente ASL non resta che attendere la messa in onda della puntata di Striscia, ma le sue posizione, espresse già in diverse circostanze pubbliche sono note: alla Asl di Lecce la struttura di Cavallino “non risulta accreditata”. E’ quanto si legge nei documenti che Mingo e Fabio hanno fatto visionare a Scoditti, chiedendogli conto del perché, se effettivamente la struttura non è accreditata, la Regione con un decreto del commissario ad acta del 2009 comunica che al contrario la Pet di Cavallino è accreditata e autorizzata. Così come è in possesso dell’accreditamento per la “branca” relativa alla medicina nucleare. Inoltre il duo barese, che ormai è tra i protagonisti di punta del popolare programma di Antonio Ricci, ha chiesto conto del perché da una parte sono state rimborsate alcune Pet eseguite su pazienti ricoverati presso ospedali pubblici, dall’altra l’Asl dichiara formalmente che la struttura dei Calabrese non ‘risulta’ accreditata. Inoltre, ha fatto notare Mingo, mentre l’ASL Lecce nega di fatto di avere sul proprio territorio una PET-TC, dai presidi ospedalieri ASL giungono continue richieste degli oncologi ad effettuare presso la struttura di Cavallino (che dista 400mt in linea d’aria dall’Ospedale Vito Fazzi) gli esami. Ulteriore tassello di questa incredibile storia: l’ASL continua a pagare regolarmente a tariffe assai più elevate le prestazioni fatte fuori territorio.

Andrà in onda stasera il servizio di Striscia la notizia sul caso “Pet Calabrese”. I due inviati pugliesi Fabio e Mingo sono stati presso il Centro di Medicina nucleare di Cavallino e poi a chiedere conto di quanto accaduto al direttore generale dell’Asl Guido Scoditti.

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