Lecce. Molte le segnalazioni giunte ai carabinieri che, dopo una fase di osservazione, hanno arrestato l'uomo
L’arresto eseguito dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lecce, nella tarda mattinata di ieri, di Massimo Calò, trentottenne leccese, ha finalmente restituito a tutti i residenti di Via Bernardini la tranquillità che ormai da tempo mancava. Raccolte infatti diverse segnalazioni di cittadini, già da qualche settimana, i militari si erano messi in osservazione nei pressi dei luoghi indicati, riuscendo prima di tutto a individuare il luogo esatto dove l'attività di spaccio avveniva e appurando l’insolito via vai di individui anche non del posto. Così, ieri mattina, i militari si sono presentati a casa di Calò e, la sua compagna, resasi conto di cosa stesse accadendo, si è scagliata sugli operanti bloccandone per qualche attimo l’accesso e ha iniziato a urlare – sicuramente secondo un copione già concordato – per attirare l’attenzione dell’uomo che, però, non è riuscito a disfarsi di tutto lo stupefacente che aveva con sè. Quando i militari sono entrati, infatti, Calò aveva una dose di eroina ancora in mano identica alle altre sequestrate nel corso del servizio di osservazione. L'uomo è stato arrestato.
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