Presentata ieri a Bari l’attività dell’Ufficio della consigliera regionale
“Sono qui a testimoniare il mio apprezzamento alla Consigliera di Parità e a tutte le donne di Puglia impegnate in questa sfida per lo straordinario lavoro fin qui svolto”. Con queste parole Elena Gentile, assessora regionale al Welfare, ha presentato ieri, insieme a Serenella Molendini, l'attività svolta dalla consigliera di Parità della Regione Puglia. “Un lavoro – ha proseguito Gentile – che ha contribuito a mettere in rete tutte le esperienze, le conoscenze e le azioni avviate dalla Regione. In questi cinque anni sono cambiate molte cose. Sostantivi e aggettivi che non avevano diritto di cittadinanza, oggi sono diventati patrimonio comune”. Oggi, ha concluso l'assessora, “raccogliamo i frutti di una felice intuizione politica: pensare il Welfare non come mera assistenza, ma come opportunità per mettere a valore le differenze”. Dopo la presentazione di Gentile è toccato alla consigliera relazionare sul lavoro svolto; svolto, ha puntualizzato, non senza difficoltà, per via delle limitazioni del Patto di stabilità che hanno necessariamente colpito anche l’Ufficio della consigliera. “Nonostante ciò – ha spiegato – anche quest'anno sono numerosi ed importanti gli interventi attivati sul piano dell'azione antidiscriminatoria, del sostegno al lavoro, delle politiche di conciliazione vita-lavoro, del contrasto alla violenza di genere e sul fronte del rafforzamento e consolidamento delle reti con Enti, organismi e associazioni presenti sul territorio”. Sul piano dell'azione antidiscriminatoria sono state tante le azioni in giudizio a tutela delle donne vittime di discriminazione. Per ciò che attiene la promozione di politiche del lavoro sono stati attivati progetti come ROSA (Rete Occupazionale Servizi Assistenziali) e OWLE 50+ di Tecnopolis: un programma di formazione e accompagnamento all'impresa per donne over 50; e poi la promozione dell'imprenditoria turistica sostenibile e la diffusione dei bandi relativi alla formazione, al reinserimento, alla ricerca, all'imprenditoria femminile degli Assessorati regionali al Welfare, alle Risorse Agroalimentari, alla Ricerca. “La crisi – ha proseguito la Molendini – ha colpito soprattutto le donne tra i 25 e i 44 anni, ovvero quel segmento della forza lavoro femminile maggiormente alle prese con le difficoltà di conciliazione e più interessato dai fenomeni di instabilità lavorativa e precarizzazione del lavoro. Per questo, solo partendo da una riflessione attenta sulle discriminanti di genere che ancora caratterizzano i mercato del lavoro regionale, è possibile elaborare concrete e mirate azioni di intervento in grado di liberare il potenziale femminile e di dar vita ad un nuovo e più equo modello di sviluppo”.
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