Sono stati fatti brillare, nella mattinata, in un poligono del Salento.
È stato un bel botto, quello sentito questa mattina presso un poligono del territorio salentino. Per far brillare i circa 500 chili degli oltre 1.800 fuochi pirici complessivamente sequestrati negli ultimi giorni dalle Fiamme Gialle Leccesi, sono stati impiegati cinquanta chili di tritolo. I sequestri hanno riguardato depositi non autorizzati, bar, ma soprattutto garage posti sotto a delle normali abitazioni. In uno di questi ultimi, infatti, sono stati rinvenuti circa 400 chilogrammi di fuochi pirici di IV e V categoria, altamente pericolosi ed in grado di mettere a repentaglio l’incolumità degli stessi occupanti e dei vicini. I Finanzieri, dopo aver deferito all’Autorità Giudiziaria i responsabili dell’illecita detenzione del materiale esplodente, hanno sequestrato i fuochi, che sono stati tenuti in deposito fino all'autorizzazione alla distruzione, avvenuta questa mattina da parte di un artificiere. I Finanzieri hanno predisposto il fornello per il brillamento, scavando quindi una buca, sul fondo della quale lo specialista ha posato gli oltre cinque quintali di fuochi artificiali insieme al tritolo ed alla miccia esplodente. Infine il tutto è stato coperto con diversi metri cubi di terra. L'esplosione controllata, che è stata udita nettamente nella zona, ha provocato un grosso cratere, lanciando materiale su un vasto raggio. Presso il Comando Provinciale di Lecce sono detenuti i filmati delle operazioni a di-sposizione degli organi di informazione.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding