Casarano: sarà istituita un'unica equipe tra Asl, Servizi sociali e Provincia che diventerà l'organismo deputato alla questione
È stato siglato, lunedì scorso, l’accordo tra Ambito territoriale di Casarano, Asl di Lecce e Provincia per la realizzazione del Servizio integrato territoriale su affido ed adozione. Il protocollo è stato sottoscritto dal sindaco di Casarano e presidente dell’Ambito Ivan De Masi, dal direttore del distretto socio-sanitario di Casarano, Luigi De Francesco e dall’Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Filomena D’Antini. “L’accordo – spiega l’assessore Giulia Tenuzzo, che ha seguito e promosso l’intero iter dell’accordo quando aveva la delega ai servizi sociali – prevede l’istituzione di una equipe integrata tra Asl, Servizi sociali e Provincia che diventerà, sul territorio dell'Ambito e del Distretto, l'unico organismo istituzionale deputato a trattare, in modo centralizzato, questioni legate ad affido e adozione di minori. Se prima le prerogative rispetto a questo tema erano suddivise tra consultori e servizi, ora si concentrano in una equipe unica che, oltre a seguire tutte le questioni legate ai temi dell’affido e dell’adozione (famiglie affidatarie, famiglie adottive, relazioni con il Tribunale, valutazioni idoneità famiglie, accompagnamento nelle varie fasi di adozione e affido in corso, adozioni internazionali), avrà il compito di essere soggetto promotore nel territorio della cultura della genitorialità”. Il Servizio, che avrà sede nell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, nei locali messi a disposizione dal Comune di Casarano, si avvarrà di un’equipe integrata multiprofessionale, composta da psicologi e assistenti sociali, a cui potranno aggiungersi, in caso di necessità, pedagogisti, legali e mediatori culturali. Il Servizio sarà attivo almeno 12 ore settimanali, secondo un calendario apposito, concordato e diffuso adeguatamente nei Comuni dell’Ambito e del Distretto. “Mi piace sottolineare – commenta il sindaco Ivan De Masi – come questo servizio vada nella direzione della promozione della famiglia e della cultura dell’accoglienza. Nell’ottica di apertura al territorio che contraddistingue le politiche sociali di ambito, l’accordo prevede il coinvolgimento diretto delle associazioni di famiglie, riconoscendone l’apporto irrinunciabile per la costruzione della rete sociale, imprescindibile a promuovere, supportare e sostenere i processi di affido o adozione, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale. In tal senso, il servizio collaborerà con le diverse agenzie educative e con gli attori del territorio, promovendo gruppi di mutuo ed auto aiuto tra le famiglie disponibili all’accoglienza, che abbiano compiuto, o vogliano compiere, scelte di solidarietà ed impegno sociale. Intendiamo, infatti, sensibilizzare le comunità locali ad una partecipazione attiva ed efficace, volta a rimuovere le condizioni di disagio, solitudine e marginalità, che minano radicalmente il tessuto sociale ed il bene comune. Mi corre l’obbligo di ringraziare la Asl, la Provincia, l’assessore Giulia Tenuzzo e quanti hanno fattivamente contribuito affinché questo importante risultato fosse raggiunto”.
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