Dipendente di un presidio ospedaliero della provincia non versava all’Asl di appartenenza le somme incassate dai pazienti
Un medico specialista, dipendente di un presidio ospedaliero della provincia, autorizzato a svolgere l’attività libero professionale presso il proprio studio privato, non versava all’Asl di appartenenza le somme incassate dai pazienti. Per questo il medico specialista è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria dai Militari della Tenenza di Maglie, per il reato di peculato. Il contratto tra l'Asl e i professionisti che esercitano l’attività di intramoenia, prevede che al medico spetti una percentuale di circa il 70% delle somme incassate, mentre la restante parte è di spettanza dell’Azienda Sanitaria. Dalle indagini svolte dai Finanzieri è emerso che il ginecologo, tra il 2009 ed il 2010, ha riscosso il pagamento di visite specialistiche a cui erano state sottoposte alcune pazienti, ma non ha emesso le necessarie fatture per certificare le visite mediche intramoenia ed i circa 4 mila euro incassati dai pazienti. Il professionista è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per il reato di peculato, e alla Corte dei Conti per il conseguente danno erariale
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