Parcheggi a pagamento; 'i cittadini conservino gli scontrini dei giorni feriali'

Lecce. Due ordinanze del Comune emesse lo stesso giorno e con lo stesso numero confliggono rispetto al tema dei parcheggi. Il Codacons chiede l’intervento del difensore civico

Per il Codacons di Lecce, il Comune si ostina a ignorare il contenuto dell’ordinanza presentata alla città nel corso della conferenza stampa del 1° dicembre scorso. Da accertamenti svolti dai volontari del Codacons sarebbe emerso che vi sono due diverse ordinanze aventi lo stesso numero ed emesse lo stesso giorno. Il loro contenuto risulta fortemente configgente rispetto alla tariffazione maggiorata del grattino per il parcheggio, prevista, nel primo documento, solo per i giorni festivi. La seconda ordinanza, invece, estende la misura anche ai giorni feriali. La vicenda Il 1° dicembre il sindaco Paolo Perrone, alla presenza dell’assessore al Traffico, Giuseppe Ripa, e dell’assessore alle attività economiche e produttive, Luigi Coclite, ha presentato il piano di viabilità per le festività natalizie, distribuendo l’ordinanza n. 1404 del 24 novembre 2010, con allegata la cartografia degli interventi di viabilità avviati. Nel corso della conferenza, alla presenza di molte associazioni di categoria di commercianti e consumatori, il sindaco ha precisato che l’ordinanza distribuita ai presenti, era il frutto del consenso espresso da tutte le associazioni. In tale ordinanza a firma dell’Ing. Carlo De Matteis si legge al punto tre: “modificare la tariffazione nei giorni festivi dal 5 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011, da 1,03 a 1,50 euro/ora, all’interno dell’area delimitata dalle vie 95° Rgt Fanteria, Imbriani, Imperatore Adriano, S. Francesco d’Assisi… etc”. Accade però nella realtà che, diversamente e contrariamente a quanto statuito nell’ordinanza, l’aumento del grattino era praticato non solo nei giorni festivi ma anche in quelli feriali. Tale situazione, oltre a determinare un serio danno ai consumatori leccesi e salentini, ha smentito quanto affermato dal sindaco nel corso della conferenza stampa poiché tradiva il consenso ricevuto dalle associazioni all’ordinanza del 24.11.2010 consegnata ai presenti. Il Codacons, infatti, sottolinea di aver dato il proprio assenso alla creazione di aree ad alta rotazione per i giorni festivi e non a un aumento generalizzato della tariffazione. Alla richiesta pubblica, da parte del Codacons di Lecce, del rispetto dell'ordinanza, l’assessorato ha evidenziata come quell’ordinanza fosse stata successivamente modificata nel modo seguente: “Modificare la tariffazione dal 5 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 nei giorni feriali e festivi, da 1,03 a 1,50 Euro/ora all’interno dell’area delimitata dalle vie 95° rgt fanteria, M.R. Imbriani, Imperatore Adriano, S. Francesco d’Assisi ..etc”. Premesso che tale ordinanza contrasta con quella che il sindaco ha presentato nel corso della conferenza stampa del 1° dicembre e che la non avrebbe avuto sul punto il consenso del Codacons, si evidenzia come quella modificata, a firma dell’Ing. Sergio Aversa, ha il medesimo numero e il medesimo giorno di emissione di quella a firma dell’Ing. De Matteis, ovvero il n. 1404 del 24 novembre 2010. Per il Codacons, tutto ciò crea non pochi problemi da un punto di vista giuridico poiché legittimamente i cittadini potrebbero pretendere la restituzione di quanto pagato in più o degli importi pagati per le multe. Infatti, il Codacons di Lecce invita tutti a conservare gli scontrini di pagamento e ad informarsi sulle eventuali multe per grattino scaduto emesse nei giorni feriali. A questo proposito il Codacons di Lecce ha chiesto l’intervento del Difensore civico della Città affinché solleciti l’amministrazione a rendere applicabile l’ordinanza a firma dell’Ing. De Matteis perché è l’unica che pubblicamente, chiaramente e inequivocabilmente ha ricevuto l’avallo delle associazioni dei consumatori e dei commercianti. Infatti è l’unica ordinanza che è stata presentata alla città con l’avallo autorevole del sindaco e che nel corso della conferenza stampa non ha visto levarsi una voce di dissenso da parte dei presenti.

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