Discover Salento 3.0: on line il primo dei tre siti web

Non una campagna, ma un modo di concepire l’offerta turistica. Fruibile, da oggi, il portale in inglese, in attesa degli altri due

Appena una settimana fa, gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico e Turistico “Costa” di Lecce, creatori di Repubblica Salentina, hanno annunciato la loro intenzione ad attivare una “rivoluzione” mediatica per rilanciare con ancora più grinta e determinazione il turismo nel Salento. Hanno studiato e messo a punto un nuovo modo di concepire il turismo, hanno implementato una nuova versione, aggiornata ed evoluta, e l’hanno battezzata con un nome emblematico e molto significativo: “Salento 3.0”. Un nome che pesca la sua origine nella terminologia tecnologica, utilizzata per descrivere, appunto, l’uscita di una nuova elaborazione. E oggi è fruibile sulla grande rete il primo dei tre portali previsti dal progetto, quello destinato ai turisti stranieri, scritto interamente in lingua inglese. Il nuovo portale si chiama “Discover Salento 3.0” ed è raggiungibile all’indirizzo salento.3punto0.org. Come già detto, è interamente in lingua inglese, non è una mera traduzione di una versione italiana, ma è totalmente basato su un nuovo impianto, strutturato per rispondere a cinque domande principali: dove (where), quando (when), che cosa (what), perchè (why) e come (how). I testi sono, nella quasi totalità, originali ed elaborati direttamente in lingua inglese da Elisabetta D'Errico, docente della scuola leccese. Sono state selezionate località turistiche e storiche, luoghi di interesse artistico e culturale, musei, siti archeologici, insieme a prodotti dell'artigianato e della gastronomia locale per rappresentare le tante e variegate ricchezze del territorio, in un quadro che risultasse completo e significativo e, al contempo, accattivante ed invitante. Il progetto “Salento 3.0” non è una semplice campagna, come le tante realizzate in questi ultimi mesi dai ragazzi di Repubblica Salentina, è in realtà un nuovo modo di concepire lo sviluppo del turismo sulla penisola e comprende: · la realizzazione e pubblicazione di tre nuovi siti web (il primo è già operativo); · l’implementazione di originali ed efficienti campagne per la destagionalizzazione; · l’avvio di nuovi programmi settoriali (per l’incentivazione del turismo scolastico, congressuale, etc.); · un sistema di consulenza turistica via web; · l’integrazione strutturata con la aziende, le attività e le individualità che offrono servizi e prodotti (ospitalità, ristorazione, artigianato, prodotti tipici, servizi, etc.). Come tutte le attività finora svolte, anche Salento 3.0 prende piede dal basso, non nasce sui tavoli programmatici delle istituzioni e non nasce negli uffici di marketing dell’industria turistica. E’ un progetto aperto alla collaborazione con ogni genere di entità (istituzioni, enti, aziende, privati), purché siano perseguiti gli stessi obiettivi di crescita turistica ed economica del territorio. “Con la riforma degli Istituti Tecnici – spiega il dirigente della scuola leccese Nicola Greco – il 'Costa' si è visto riconoscere due indirizzi importanti, oltre all’indirizzo base di Amministrazione, Finanza e Marketing, ha ottenuto le specializzazioni in “Informatica” ed in 'Turismo'. E’ stato quasi un passaggio obbligato, viste le numerose affermazioni ottenute in passato in entrambi i settori dai nostri studenti e dal corpo docente. Questo nuovo progetto 'Salento 3.0' unisce l’informatica ed il turismo in un’unica entità e ne offre un valore aggiunto, applica tutte le più innovative tecnologie del web marketing al settore della promozione turistica del territorio. Riteniamo che il turismo e l’informatica rappresenteranno in futuro due importanti settori in cui sarà possibile offrire lavoro e occupazione ai nostri giovani, ed è per questo motivo che stiamo puntando tutte le nostre energie su queste carte, ce le vogliamo giocare fino in fondo”. 15 novembre 2010 – Salento 3.0: un sistema turistico innovativo e aggiornato I ragazzi di Repubblica Salentina hanno pensato di battezzare con il termine di “Salento 3.0” la loro nuova idea in fatto di promozione turistica del territorio. Dopo tre anni e mezzo di lavoro per individuare e applicare nuove strategie di marketing territoriale, sono giunti alla conclusione che i tempi sono ora maturi per una svolta, per un salto in avanti e, appunto, per implementare un sistema turistico in una nuova versione, ampliata e aggiornata. “Salento 3.0” non è una semplice campagna, come le tante realizzate in questi ultimi mesi, è in realtà un nuovo modo di concepire lo sviluppo del turismo sulla penisola e comprende: – la realizzazione e pubblicazione a brevissimo di tre nuovi siti web; – l’implementazione di originali ed efficienti campagne per la destagionalizzazione; – l’avvio di nuovi programmi settoriali (per l’incentivazione del turismo scolastico, congressuale, etc.); – un sistema di consulenza turistica via web; – l’integrazione strutturata con la aziende, le attività e le individualità che offrono servizi e prodotti (ospitalità, ristorazione, artigianato, prodotti tipici, servizi, etc.); Anche Salento 3.0 prende piede dal basso, non nasce sui tavoli programmatici delle istituzioni e non nasce negli uffici di marketing dell’industria turistica. E’ un progetto aperto alla collaborazione con ogni genere di entità (istituzioni, enti, aziende, privati), purché siano perseguiti gli stessi obiettivi di crescita turistica ed economica del territorio. “I tempi di realizzazione sono molto brevi – assicurano i ragazzi – siamo già a buon punto e fra qualche giorno annunceremo già la pubblicazione dei tre nuovi siti. Perché sono tre? Questo lo spiegheremo in occasione dell’annuncio. Come anche subito dopo lanceremo una nuova campagna molto originale e divertente per incentivare il turismo durante tutti i fine settimana in autunno e nell’inverno. Sono già diversi mesi che ci stiamo lavorando a questo progetto e, come spesso succede, siamo partiti da un’idea semplice che però nel tempo ha acquisito sempre più sfaccettature interessanti, tanto da portarci a pensare più in grande e a concepire una sorta di piccola ma concreta rivoluzione nel modo in cui il Salento si può presentare all’esterno”.

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