E’ un nuovo spazio verde, sorto tra via Agnesi e via Colletta, che Antonio Filograna, presidente di “Filanto spa”, ha donato a Casarano
E ora gli “invisibili” hanno una piazza e un simbolo. E’ un nuovo spazio verde, sorto tra via Agnesi e via Colletta, che il cav. Antonio Filograna, presidente onorario di “Filanto spa”, ha voluto donare alla città. Al centro della piazza il monumento dell’architetto Paolo Torresan dedicato appunto agli “invisibili”, ossia i caduti sul lavoro, inaugurata ieri mattina durante una cerimonia che ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari, religiose, di alcune scolaresche e di associazioni professionali e di tanti cittadini.

L’opera, benedetta da S.E. Mons. Domenico Caliandro, vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli, è stata scoperta dall’on. Massimo D’Alema e dallo stesso cav. Filograna.

Tre anni fa, pochi giorni prima di Natale, la “morte bianca” di Luca Muscella, un giovane operaio di “Filanto”, scosse la sensibilità del cav. Filograna e dei vertici dell’industria calzaturiera.

“Il progetto del monumento – ha rivelato Antonio Filograna-Sergio – è nato da quella tragedia perché fummo fortemente scossi da quel tragico evento”. E ieri alla cerimonia era presente la moglie di Luca Muscella e i suoi famigliari, ma anche i congiunti di altre vittime sul lavoro della città, come Salvatore Cavallo e il carabiniere Angelo Petracca (ricordati dal sindaco Ivan De Masi nel suo intervento) o l’ex sindaco William Ingrosso, “anch’egli caduto sul lavoro – ha ricordato D’Alema – e il cui ricordo è incancellabile per questa comunità”. Il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ha ricordato i minatori salentini morti nelle miniere belghe, mentre la vice presidente della Regione, Loredana Capone, ha sottolineato la necessità di cambiare le norme delle gare di appalto perché “ribassi del 40-50% vanno a scapito della sicurezza del lavoro”. Il cav. Filograna ha insistito sul divario economico e culturale tra il Meridione e il nord Italia, il primo penalizzato “sia dal sistema fiscale che dal sistema bancario”. Il presidente del Copasir ha sottolineato il monito che viene dal monumento per gli imprenditori (rispetto delle regole), per i lavoratori (rispetto per la vita) e per i politici (individuare le condizioni per garantire la sicurezza). C’è stato spazio, infine, anche per la protesta. Una delazione di “Sinistra, ecologia e libertà” ha partecipato alla manifestazione esibendo un cartello (“Monumento ai caduti: lacrime da caimano”) e rivolgendo le spalle ai rappresentanti delle istituzioni e dei vertici del “Gruppo Filanto” durante i loro interventi. Le foto sono di Gigi Garofalo Articolo correlato “Incidenti sul lavoro: fatti e non lacrime” (13 novembre 2010)
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