La nocività dell'impianto da realizzare tra Cavallino e San Donato, era stata, anche nel giugno scorso, acclarata da un’interrogazione promossa dal gruppo consiliare del Pd alla Provincia di Lecce
Il 22 ottobre scorso, con 25 voti favorevoli e il voto contrario del consigliere Adriana Poli Bortone (Io Sud), il Consiglio Provinciale ha approvato l'odg proposto dal consigliere Renato Stabile, con cui è stato espresso parere contrario alla realizzazione dell'impianto a biomasse ad oli vegetali da 37 megawatt sul territorio di Cavallino e San Donato, in località “Masseria Guarini”. Sul documento, già approvato all'unanimità dalla 4^ Commissione consiliare, si è svolto un approfondito dibattito con una larga partecipazione di consiglieri che, pur condividendone obiettivi e motivazioni, hanno messo in risalto la necessità di una riflessione complessiva sulle energie alternative e sulla capacità della Provincia di Lecce di disciplinare il settore, con una programmazione che riguardi non solo la produzione energetica con impiego di biomasse, ma anche con il fotovoltaico e l'eolico. Soddisfazione in merito è stata espressa dal Partito Democratico di San Donato. La portavoce Anna Rita Perrone, segretaria del partito, afferma che “la nocività dell'impianto nel giugno scorso era stata, anche, acclarata da un’interrogazione promossa dal gruppo consiliare del Pd alla provincia di Lecce, con la quale si sottolineavano sia le considerevoli dimensioni della costruenda centrale elettrica, sia le notevoli quantità di combustibile che la stessa dovrebbe utilizzare per il suo funzionamento (occorrono circa 5 camion cisterna al giorno), chiedendo alla provincia di Lecce di predisporre un proprio studio, per verificare quali conseguenze per il territorio ed in particolar modo per i cittadini residenti nel comprensorio in cui dovrebbe operare l’impianto di cogenerazione alimentato a biomasse vegetali vergini oleose della società Tg Energie rinnovabili srl”. Quella nocività è stata riconosciuta anche dal consiglio provinciale: “Alla luce di tale decisione – affermano dal Pd – ci si augura che anche gli atti provenienti dagli organi tecnici della provincia si allineino alla volontà politica emersa, e quindi si proceda a rivedere la valutazione di impatto ambientale (Via) che in data 27 luglio 2009 aveva dato parere positivo alla realizzazione dell'impianto”.
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