VIDEO. TV7, rubrica del Tg1 indaga sul mega stabilimento di Giuggianello, Palmariggi e Minervino di Lecce
Il Forum Salute e Ambiente informa che il settimanale di approfondimento del TG1, Tv7, ha denunciato su Rai1 il dramma della Collina dei Fanciulli e delle Ninfe, luogo di “struggente bellezza” e “acropoli della civiltà salentina”, “condannata letteralmente a morte dagli amministratori dei Comuni di Palmariggi, Giuggianello e Minervino, che vi hanno autorizzato tre grandi impianti industriali eolici, di apparentemente tre diverse ditte, ma adiacenti tra loro sul medesimo colle, per un totale di 20 torri eoliche mastodontiche di 145m di altezza ciascuna, su un rilievo orografico che non supera i 115m s.l.m”. “Uno 'stupro' del territorio – afferma il Forum – per gli impatti e i danni ambientali indescrivibili che vi si dovrebbero compiere!. Un 'crimine' amministrativo le cui principali colpe si spartiscono tra le amministrazioni locali e la Regione Puglia, che hanno commesso innumerevoli irregolarità negli iter autorizzativi, come la non sottoposizione a Valutazione di Impatto Ambientale singola e integrata degli impianti adiacenti, l’ubicazione di molteplici torri su insediamenti neolitici o comunque protostorici certificati da indagini archeologiche preliminari, la vicinanza spaziale con monumenti archeologici medioevali, come per il villaggio-masseria di Quattromacine, o la chiesa rupestre bizantina di San Giovanni, o in oasi di protezione, o nel mitologico suggestivo uliveto delle 'Rocce Sacre'. “Un ecosistema e un paesaggio splendido e delicato, che il mega-parco eolico distruggerà, se sarà realizzato, insieme con l’orizzonte del borgo di Otranto nel suo entroterra” Per il Forum l'atto è tanto più grave se si pensa che Otranto è stata riconosciuta patrimonio Unesco dell’umanità!. Nel servizio di Tv7, a cura della giornalista Gianna Besson, “si snoda un percorso tra le più rilevanti contraddizioni e tra i maggiori pericoli che minacciano gli alberi monumentali plurisecolari d’Italia e quelli legati a miti e leggende, e in un crescendo di emergenze, la giornalista giunge sulla 'Collina dei Fanciulli e delle Ninfe', i cui alberi contorti e possenti, 'sculture di roccia affiorante e legno' che risucchiano la linfa viale dalla terra e dal cielo, sono per un’arcaica leggenda tramandata da Nicandro, autore greco del II sec. a.C., e poi dal latino Ovidio, massimo poeta dell’amore, giovani pastorelli messapici mutati in olivi dalle suscettibili eteree ninfe che vivevano quei luoghi, dove avevano il loro santuario tra le rocce sacre; gli enormi massi, ancor oggi ben ammirabili, detti delle streghe, degli orchi cattivi e dall’eroe Ercole che li scagliò contro i giganti, secondo quanto riferisce il filosofo greco Aristotele nei suoi scritti! Luogo magico e sacro che non può essere così oltraggiato e per il quale la gente del luogo, intervistata, a braccia conserte in segno di resistenza, dichiara con forza: 'ci legheremo agli alberi d’olivo se cercheranno di violare questi uliveti sacri, questo nostro Colle!'. E con un’amara conclusione si chiude questo primo atto di forte denuncia della Rai: 'fa male pensare che tutto questo, tutta questa distruzione sia fatta in nome di un''ecologia' vilipesa e strumentalizzata per questa volgare e distruttiva speculazione eolica, e delle energie rinnovabili industriali più in generale, si sta distruggendo un patrimonio che non appartiene ai salentini ma all’Italia intera!”. Si chiede il Forum dove siano “la Soprintendenza ai Beni Archeologici Culturali ed al Paesaggio e la magistratura, di fronte alla collusione della Regione Puglia e all’incapacità della politica di ottemperare ai suoi doveri di tutela e difesa del territorio e dei suoi patrimoni maggiori!?”. Link del servizio Rai: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d787722d-7986-42c4-a8f6-d541b765fc50.html?p=0 (tra il minuto 00:51:30 ed il minuto 00:59:00) Articoli correlati Giuggianello. Stop all'impianto eolico (21 luglio 2010) Giuggianello. Sit-in contro il mega eolico (27 giugno 2010) Eolico nel Colle del mito. Un'interrogazione per bloccarlo (12 aprile 2010)
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