La consigliera Roberta Culiersi chiede una modifica del progetto che non mortifichi le esigenze tecnico-urbanistiche, né quelle culturali e paesaggistiche
E' stata individuata l’area interessata dal progetto per la realizzazione del recapito finale per l'acqua piovana del Comune di Maglie. Il sito è in località San Sidero – Rosemarine. Roberta Culiersi, segretario regionale del Movimento Repubblicani Europei e consigliere comunale di opposozione, capogruppo “Per cambiare Maglie”, in un comunicato, esprime i propri dubbi, considerato l'alto valore dell'area. Infatti, a seguito di un sopralluogo effettuato insieme ad archeologi e studiosi sul sito di San Sidero si é avuto modo di appurare la presenza di numerose evidenze archeologiche. “Alla luce delle testimonianze osservate in luogo e delle potenzialità del sito in termini di fruizione turistica nonché di ulteriori scoperte archeologiche come sottolineato dagli stessi archeologi – afferma Culiersi – chiedo che non si mortifichino queste potenzialità, anche alla luce del loro valore di memoria e testimonianza per la storia della città” procedendoe che si proceda a una “ridefinizione dello stesso con massima cura al paesaggio”. La consigliera chiede un intervento dolce di “ingegneria naturalistica” dove il bacino si adatti al paesaggio esistente e ne divenga elemento di ulteriore caratterizzazione e attrazione, al fine di poter poi fare nascere un vero e proprio parco periurbano naturale e archeologico. Queste valorizzazioni non sono “tutte possibili con l'attuale progetto che prevede cemento, asfalto e sbancamenti notevoli, e, a ben giudicare, del tutto superflui”. Lo spostamento dei muri per salvare alcune tombe “non risolverebbero certo il problema che è complessivo” afferma Roberta Culiersi. Fermo restando il mantenimento della scelta del sito, “in coerenza con il voto dato, come consigliere, nel consiglio comunale di prima approvazione del progetto, data la scoperta di tanti dati e valori anche paesaggistici che non erano stati sottoposti adeguatamente all'attenzione dei consiglieri per una negligenza di cui siamo tutti colpevoli, abbiamo il dovere di ascoltare la voce costruttiva dei cittadini che più di noi conoscono e amano quei luoghi e ci chiedono di apportare sostanziali modifiche progettuali”. Agli appelli locali, si sono aggiunti quelli provenienti da studiosi del nord Italia che hanno divulgato in convegni internazionali le ricchezze storico-archeologiche e di cui tanti non sono nemmeno a conoscenza. “Sono certa che sapremo dare insieme un buon esempio di saggezza amministrativa ascoltando questi appelli ed operando di conseguenza. Inoltre, ho appreso dell'invito all'Assessore regionale Angela Barbanente, lanciato dall'assessore ai lavori pubblici di Maglie, perché prenda a cuore le istanze del Comune volte alla modifica del progetto per il bene del paesaggio della nostra città, senza mortificare né esigenze tecnico-urbanistiche, né esigenze culturali-paesaggistiche che debbono ritenersi di primaria pubblica utilità anch'esse”.
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