Stop ai mega impianti. Vendola: fotovoltaico sui tetti

 

Il futuro sarà all’insegna della solarizzazione integrale delle città, con pannelli “per ogni condominio, abitazione, ospedale, scuola, capannone industriale o serra agricola”

La notizia arriva direttamente da Bruxelles: per ogni tetto, un pannello fotovoltaico. Lo ha detto il presidente Nichi Vendola, che dalla capitale d’Europa, ha rilanciato il piano pugliese sull’energia, a margine del meeting per la firma dell’accordo fra sindaci Ue e Usa nella lotta contro i cambiamenti climatici. Il futuro sarà all’insegna della solarizzazione integrale delle città, con pannelli “per ogni condominio, per ogni abitazione, per ogni ospedale, scuola, capannone industriale o serra agricola”. A livello europeo, ha detto Vendola che è anche coordinatore politico della piattaforma sui cambiamenti climatici del Comitato delle Regioni “stiamo cercando di mettere insieme tutti i governi dei territori, delle regioni, delle province, dei comuni d’Europa, per ragionare su cosa possiamo fare in prima persona, dal punto di vista di un nuovo modello energetico, di governo dell’acqua, del ciclo dei rifiuti”. La Puglia, come è noto, è primo produttore italiano di energia fotovoltaica e eolica e “aver impiantato una grande industria delle rinnovabili – aggiunge il presidente – sta convincendo i cittadini a cambiare il proprio stile di vita”. Eccola quindi la Puglia dei record che sfrutta al massimo l’energia del sole e del vento. Ma, come tante volte ripetuto, siamo sicuri che il fotovoltaico sia solo questo?. 1 ottobre 2010 – Regione Puglia: “nuove frontiere” per eolico e fotovoltaico La Giunta regionale ha approvato pochi giorni fa – su proposta dell’assessore all’Urbanistica Angela Barbanente – un protocollo d’intesa tra Regione, Enti Locali e società proponenti impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile. “Le aziende – spiega Barbanente – che richiederanno autorizzazioni per nuovi impianti di energia rinnovabile, come gli impianti eolici o fotovoltaici, potranno realizzare opere di mitigazione e compensazione per il riequilibrio ambientale. Per Mitigazione (o Compensazione Ambientale) si intendono opere necessarie a ridurre l’impatto ambientale dovuto alla presenza di una infrastruttura (abbattimento dell rumore, contenimento di inquinanti nell’aria, trattamento di acque contenenti inquinanti etc..). Dalle parole di Barbanente, si deduce che, le imprese del settore, adotteranno misure di “risarcimento ambientale”, ma solo su base volontaria. E potranno, sempre volendo – a fronte della realizzazione degli impianti – provvedere, tra l’altro, alla rinaturalizzazione delle aree, a demolire manufatti che risultano essere detrattori a livello paesaggistico, ma anche andare a mettere a punto interventi per favorire il risparmio energetico e per il ripristino degli ecosistemi. La valutazione di impatto ambientale Ancora novità dalla Regione in materia di modifiche alle norme sulla “valutazione dell’impatto ambientale” il cui percorso di audizione si è concluso in quarta e quinta commissione del Consiglio Regionale, (rispettivamente “Industria, Commercio, Artigianato, Turismo e Industria Alberghiera, Agricoltura e Foreste, Pesca Professionale, Acquacoltura” ed “Ecologia, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali, Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Edilizia Residenziale”) E’ importante per l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro “fornire indirizzi operativi e programmatici che consentano da un lato, di indirizzare lo sviluppo di nuovo eolico o fotovoltaico verso nuove frontiere e, dall’altro, di sviluppare nuovi segmenti di produzione di energia da fonti rinnovabili”. Il Pear (Piano energetico ambientale regionale) del 2007, rappresenta il quadro programmatico di riferimento per le questioni energetiche. “Pur non rilevando limiti vincolanti alla produzione di energia da fonti alternative, vengono forniti valori obiettivo per le varie fonti rinnovabili (4000 MW per la produzione di energia elettrica da eolico e 200 MW per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico)”. Il presidente della quinta commissione, Donato Pentassuglia ha poi ricordato, in una nota, che la Regione Puglia rappresenta “una delle punte più avanzate nello scenario nazionale, in tema di sviluppo energetico delle fonti alternative”. Un primato che è “il frutto di politiche avanzate, di contributi economici allo sviluppo delle rinnovabili, nonchè di un quadro normativo regionale che ha promosso, negli ultimi anni, numerosi insediamenti industriali di produzione di energia, in particolare nel settore dell’eolico e del fotovoltaico”. Già, il primato pugliese è stato assicurato e ufficializzato giorni fa anche dalla Vice Pres­i­dente e Asses­sore allo Sviluppo eco­nom­ico Loredana Capone, nel corso della 4° gior­nata dell’energia pulita dal titolo “Sviluppo del mer­cato delle energie rin­nov­abili e nuovo conto energia”. Ma non per tutti si tratta di un record positivo perchè sempre più spesso (e lo si è fatto anche con inchieste su quotidiani nazionali di cui abbiamo ampiamente scritto) si sottolinea come questa colonizzazione possa essere o sia figlia di commistione tra criminalità, imprenditoria, politiche ambientaliste. La mobilitazione di chi non vuole la Puglia e il Salento terre di conquista esiste e ce la raccontano singole esperienza. Emergenza fotovoltaico a Salice Salentino (29 settembre 2010) Gli ambientalisti: via i pannelli dal Parco di Torre Paduli (24 settembre 2010) Noha dice no al mega fotovoltaico (7 agosto 2010) Stop al fotovoltaico selvaggio a Cutrofiano (20 maggio 2010) Melpignano. Fotovoltaico in vista (27 gennaio 2010) Stop al fotovoltaico di Scorrano. La soddisfazione degli ambientalisti (4 gennaio 2010) Ma ce lo dicono anche i numeri con 800 istanze presentate contro l’istallazione di panneli, 130 ettari di pannelli fotovoltaici impiantati, tanti Comuni (quasi 68) interessati, dall’invasione della Green Economy. Ricordiamo, tra gli altri, Cavallino Carmiano, Cutrofiano, Matino, Lecce, Galatina, Soleto, Parabita, Nardò, Lequile, Surano, Scorrano. Articolo correlato Rinnovabili: emanate le linee guida nazionali. In vigore dal 2 ottobre (25 settembre 2010)

Leave a Comment