La proposta è di Aurelio Gianfreda (Idv) che, in merito, interroga l'assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore
Da anni si dibatte sul difficile superamento anche in Italia del digital divide ossia del divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. L'Italia e anche la Puglia restano ben al di sotto della media europea per quanto riguarda la copertura della cosiddetta banda larga intesa quale collegamento veloce ad Internet garantito dalla tecnologia Adsl. Aurelio Gianfreda, consigliere regionale dell’Idv e presidente della commissione allo sviluppo economico, ha presentato una interrogazione all’assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, in merito alle “opportunità di disporre l’attivazione della diffusione gratuita di internet ed in particolare della banda larga, all’interno degli ospedali e case di cura, attesa la limitata incidenza economica dell’iniziativa”. “La Puglia si è prefisso l’obiettivo – dice Gianfreda – di adottare iniziative volte a innovare tecnologicamente il Territorio e ad alleviare contemporaneamente le difficoltà delle fasce più deboli della popolazione. Tra le categorie più deboli sono da annoverare i degenti di lungo o medio periodo di ospedali pubblici e/o case di cura private. Perciò sarebbe socialmente utile che gli ospedali e le case di cura fossero dotate di banda larga gratuita per alleviare, almeno parzialmente, le sofferenze di chi è costretto a letto e per consentire a quei pazienti dotati di un semplice e piccolo notebook o laddove vi sono delle postazione fisse all’interno delle sale d’attesa o di locali all’uopo individuati, di poter vedere a qualsiasi ora del giorno o della notte i propri parenti ed amici, anche a migliaia di chilometri di distanza utilizzando programmi tipo skype o simili”.
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