Numeri sconfortanti per la Puglia e l'intero Mezzogiorno: il tasso di disoccupazione, al Sud, raggiunge quota 40,3%
“Altro che pari opportunità. Oggi in Italia ad una donna non si prospetta alcun tipo di opportunità”. Questo l’amaro commento dell’on. Teresa Bellanova (Pd) sui dati riguardo all’occupazione femminile, diffusi in questi giorni dall’Istat. La Puglia e l'intero Mezzogiorno fanno i conti con numeri scoraggianti: il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che raggiunge il 27,9%, e in particolare quello delle donne che raggiunge quota 40,3% solo nel Mezzogiorno. “Una donna su due non solo non ha un lavoro ma, addirittura, ha smesso di cercarlo e la situazione più drammatica si registra proprio nel Mezzogiorno d’Italia”. Tanti i motivi, tra cui gli stipendi bassi, la maternità, la carenza di servizi e strutture per l'infanzia. “È di giugno la risoluzione del Pd, approvata dalla Camera, che impegnava il Governo a concentrarsi maggiormente su questa problematica, ma i risultati ci dicono l’esatto contrario”. “Nel 2000, a Lisbona, si erano stabiliti degli obiettivi che prevedevano, entro quest’anno, il raggiungimento di un tasso del 60% di occupazione femminile. Un ennesimo obiettivo fallito e un dato che peggiora di mese in mese”. “Nella risoluzione di giugno si indicava al Governo la strada da seguire: politiche di conciliazione vita-lavoro; flessibilità degli orari di lavoro; servizi all’infanzia; incentivi all’imprenditorialità femminile; parità nelle nomine governative, a tutti i livelli; contrasto ai fenomeni di lavoro sommerso, in particolare nei servizi di cura e nell’agricoltura. Ma degli interventi del Governo in queste direzioni non si ha nessuna notizia”. “Il Presidente Berlusconi tempo fa” conclude la Bellanova “consigliò ad una donna di sposare il figlio di “qualcuno” come unica opportunità da cogliere per affermarsi. Io, come credo tante donne e uomini italiani, mi rifiuto di prendere anche in considerazione questa svilente ipotesi. Chiedo, invece, a questo Governo di mettersi seriamente a lavoro per implementare politiche concrete a favore delle donne, affinché a tutte sia riconosciuto il diritto di lavorare ed affermarsi, proprio come ad ogni uomo”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding