Obiettivo: valorizzare i grandi letterati salentini. Nel programma, visite, eventi e attività culturali nei luoghi di vita e di ispirazione dei Nostri
L’importante strumento di valorizzazione e divulgazione della storia letteraria salentina è stato presentato pochi giorni fa, in conferenza stampa a palazzo Adorno, dalla vice presidente della Provincia Simona Manca alla presenza dei componenti del Comitato Tecnico di Studio, Luigi Scorrano, Lucio Giannone, Luigi Pisanò (tre intellettuali di chiara fama), di Raffaele Gorgoni, Duilio Giammaria (giornalisti che conoscono il territorio e sono inseriti in un contesto nazionale ed internazionale) e del coordinatore Antonio Cassiano (dirigente del Servizio attività culturali e Sistemi museali della Provincia). I giornalisti, in particolare, avranno il compito di costruire il rapporto del Parco con l’esterno, con i mass-media, con gli altri parchi, e di contribuire a dare al Parco un taglio non meramente accademico, mirato soprattutto alla valorizzazione e alla promozione della storia e del territorio salentini. Il Parco Letterario della Provincia di Lecce ha l’obiettivo di valorizzare i grandi letterati salentini: le loro vite, le loro opere, i loro luoghi. Il Parco è un progetto sulla via della conoscenza e del turismo culturale. Saranno gli autori salentini – Carmelo Bene, Vittorio Bodini, Oreste Macrì e tanti altri – ad accompagnare gli interessati nei percorsi letterari e della memoria, attraverso città e villaggi, ma anche paesaggi e campagne raccontati in testi, che diventano patrimonio culturale e ambientale da proteggere, da valorizzare e rendere fruibile ai visitatori. Un Parco, quindi, fatto di accoglienza, di visite guidate e di eventi, che prevede attività culturali, ma anche enogastronomiche e di artigianato. “Questa importante iniziativa culturale – ha dichiarato Simona Manca – contribuirà a far conoscere la nostra grande tradizione letteraria. Questo immenso patrimonio che risale addirittura a Quinto Ennio è stato fino ad oggi trascurato. Il 'parco', il terzo nella regione Puglia dopo Bari e Foggia, contribuirà anche a dare maggiore impulso al turismo culurale con ottime ricadute sulla economia del territorio provinciale”.
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