Contraffazione: sequestri a Lecce e nel Sud Salento

I prodotti erano sprovvisti di etichettatura recante composizione, luogo di fabbricazione, azienda produttrice e precauzioni d’uso

Le Fiamme Gialle di Lece hanno sequestrato, nelle ultime ore, in un negozio del capoluogo, 143 accessori di abbigliamento contraffati tra cui fermagli per capelli che riproducevano alcune delle più famose “griffe” di moda del momento (Burberry, Chanel, Louis Vuitton, Hello KittY, BettY Boop). I prodotti in questione erano sprovvisti di etichettatura, di cui si disconosce la composizione del materia impiegato, il luogo di fabbricazione, l’ azienda produttrice e l’importatore nonché le precauzioni d’uso. Il responsabile è stato deferito alla Autorità Giudiziaria con il sequestro della merce. — Si è conclusa anche un’altra operazione in materia di sicurezza dei prodotti, nei confronti di un operatore di un Comune del sud Salento, esercente l’attività di commercio al dettaglio di abbigliamento ed accessori, al quale sono stati sequestrati amministrativamente quasi 1000 articoli di bigiotteria, tra i quali: 384 orecchini, 76 collane, 76 collane, 91 bracciali, 90 piercing, 210 fermacapelli, 84 ciabatte, 20 cinture. Il responsabile è stato segnalato al competente organo amministrativo per violazione alla normativa che prevede il divieto di commercio sul territorio nazionale di qualsiasi prodotto o confezione di prodotto che non riporti, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni merceologiche e di sicurezza; per l’inosservanza delle citate disposizioni, al trasgressore sarà comminata una sanzione amministrativa da 516 a 25.823 euro. Le merci sequestrate, che per le loro modeste dimensioni possono essere facilmente ingerite da bambini e provocare danni alla salute, non recano, infatti, le prescritte indicazioni della presenza di materiali e sostanze pericolose, piccole parti, provenienza e istruzioni o precauzioni d’ uso. Il servizio è stato effettuato dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment