Il Comune di Casarano è fuori dagli Swap

L’estinzione del rapporto è costata complessivamente 35.995,80 euro, senza alcuna spesa per estinzione anticipata del contratto

Il contratto di Interest Rate Swap adesso è solo un ricordo. Palazzo dei Domenicani, infatti, ha dato immediatamente seguito alle delibere della giunta municipale e del Consiglio Comunale con le quali si decideva l’estinzione anticipata del contratto. L’assessore al Bilancio, Massimo Toma, senza aspettare la scadenza del 30 settembre, decisa dall’assemblea cittadina, ha materialmente firmato l’uscita dai famigerati swap il 17 settembre scorso, ossia solo quattro giorni dopo la votazione unanime dei rappresentanti dei cittadini. L’estinzione del rapporto è costata complessivamente 35.995,80 euro, senza alcuna spesa per estinzione anticipata del contratto. “Si pone così fine – ha commentato Toma – ad una questione che rischiava di avere pesanti ripercussioni sulle casse comunali e sui cittadini”. Com’è noto, l’Amministrazione comunale, nel marzo del 2006, sottoscrisse un contratto di Interest Rate Swap con “Banca Opi spa”, oggi divenuta “Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo” (BIIS), lo stesso istituto che aveva acquistato il Prestito Obbligazionario emesso l’anno precedente per un importo di 10.915.000,00 euro con scadenza a settembre 2025. “Purtroppo, l’andamento dei tassi è stato sfavorevole all’ente sin dall’inizio – spiega l’assessore – contrariamente alle attese dei mercati finanziari ed agli scenari che Banca Opi aveva prospettato al momento della proposta. Ho ritenuto di non adottare un comportamento speculativo, scommettendo sull’andamento futuro dei tassi, perché questo avrebbe significato esporre l’Ente al rischio di dover coprire forti perdite nei bilanci futuri, sottraendo alle spese per i servizi ingenti risorse, a tutto svantaggio della collettività”. “Per questo motivo – prosegue Toma – è stato costantemente monitorato l’andamento dei tassi finanziari, con l’apporto professionale del consigliere comunale Aurelio Bello, allo scopo di valutare il momento più opportuno per uscire da questo contratto. Fino a pochi mesi fa, tale valore si presentava fortemente negativo per l’Ente (in alcuni periodi superava i 300 mila euro), ma gli ultimi monitoraggi dei mercati finanziari e le conseguenti stime del Mark-to-Market hanno dato dei valori non fortemente negativi e addirittura, in alcuni frangenti, di poco positivi, tali da indurmi a proporre di cogliere il momento favorevole per fuoriuscire senza indugio da questo tipo di contratto di finanza derivata, anche perché le previsioni future tendevano verso valori negativi”. Questi i motivi dell’urgenza di inserire l’argomento nell’ultimo Consiglio Comunale. 15 settembre 2010 – Caputo: nessuna perdita per gli swap di Casarano Casarano. Il consigliere provinciale Gabriele Caputo (Pd) analizza, da ex assessore al bilancio, l'operazione swap. Secondo la ricostruzione delle cedole, si prevede che il Comune di Casarano al 30 settembre 2010 guadagni 22mila euro. Per Caputo l'operazione swap a oggi è in pareggio. “Intervengo sul capitolo 'swap' – scrive Caputo -, che in questi giorni ha visto il gruppo del PD a palazzo dei Celestini, impegnato a fare chiarezza ed a denunciare i ritardi con i quali l’amministrazione provinciale si muove su questo tema, nel tentativo di apportare elementi di chiarezza rispetto a quanto appreso in merito negli ultimi giorni. Gli Swap sono contratti 'aperti', i flussi finanziari che ne derivano vengono calcolati al 'momento', e consentono alle amministrazioni che hanno stipulato contratti in tal senso di poter chiudere i rapporti, quando lo ritengono opportuno, in base alle condizioni di mercato. Anche l’amministrazione comunale di Casarano decise di considerare la possibilità di utilizzare questo strumento finanziario, e da allora costanti polemiche ci sono state dietro a questa scelta, fino agli ultimi battibecchi della pausa estiva, ed alla ennesima discussione sulla stampa di questi giorni. Ritengo opportuno segnalare alla città che la scelta di utilizzare questo strumento finanziario di fatto ad oggi non ha arrecato danno alcuno alle cassa comunali come spesso impropriamente si afferma soltanto per rendere suggestivi gli attacchi politici, disinteressandosi invece del merito della questione. Ad oggi infatti i flussi finanziari del comune di Casarano, a partire dalla prima cedola semestrale (quella del 31.03.2006) fino all’ultima (31.03.2010) registrano un saldo complessivo praticamente o ed inoltre il “costo”, stimato dalla banca per uscire, è ai minimi storici; oltre a ciò si prevede un differenziale positivo per il prossimo 30 settembre di circa 22 mila euro (in calce si riportano i flussi semestrali maturati). Questa condizione, che sta spingendo molte amministrazioni pubbliche a recedere dal contratto, potrebbe essere addirittura migliorata, proponendo all’istituto bancario di riferimento, le contro-valutazioni dell’amministrazione comunale rispetto alle stime da questi fatte. L’amministrazione comunale valuterà sicuramente con serenità questa ipotesi, e maturerà un proprio convincimento in merito, sapendo che il primo vero risultato che potrà ottenere in caso di recesso sarà il metter fine (si spera) alle tante polemiche ed al tanto rumore che questo strumento ha generato in passato e continua a generare”. 14 settembre 2010 – Casarano: estinzione anticipata del contratto derivato? Il Comune di Casarano ha deciso di uscire dal contratto derivato. L’estinzione anticipata del contratto, stipulato con la “Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo” (BIIS) e sottoscritto nell’aprile 2006, sarà uno dei sette argomenti nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno (dalle ore 16). L’assemblea cittadina esaminerà gli atti adottati dall’ufficio “Servizi Finanziari” e la relazione dell’assessore competente, Massimo Toma, che in questi giorni, su mandato della giunta municipale, ha monitorato l’evolversi delle operazioni finanziarie legate ai cosiddetti “swap”. Sono evidentemente troppo rischiosi per le casse comunali, se l’esecutivo cittadino ha deciso di disfarsene, anche a costo di rimetterci. Solo oggi, durante la discussione, si saprà l’attuale valutazione del derivato contrattato dalla precedente amministrazione comunale. Nel mese di luglio scorso, l’associazione “Idee Insieme” era intervenuta sull’argomento, chiedendo all’amministrazione comunale maggiori informazioni in merito. Il contratto di “Interest Rate Swap” (IRS) è stato stipulato a fronte di un prestito obbligazionario del valore di circa 11 milioni di Euro della durata di 20 anni. La circostanza è stata confermata dalla relazione della società di rating “Bdo Sala Scelsi Farina”, redatta il 28 settembre di un anno fa su incarico della stessa amministrazione comunale con l’obiettivo di fare una ricognizione economico-finanziaria dell’ente. Dalla relazione della “Bdo” (pag. 32) emerge che al 31 dicembre 2008 il suddetto contratto di “finanza innovativa” aveva già prodotto un risultato negativo di € 355.000; otto mesi dopo, il 31 agosto 2009, la perdita teorica era migliorata, attestandosi su 275.000 euro. La giunta di Ivan De Masi proporrà al Consiglio Comunale l’estinzione anticipata del contratto di “Interest Rate Swap” con la BIIS. Spetterà ai 21 rappresentanti dei cittadini se recedere dal derivato oppure tenerselo per altri 16 anni con i rischio che potrebbe comportare. Gli altri sei punti in programma dalla convocazione disposta dal presidente dell’assemblea Paolo Zompì riguardano argomenti non meno importanti. Si comincerà con gli “indirizzi del Consiglio Comunale al Sindaco per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni”. Successivamente un altro punto in materia finanziaria: la nomina dei componenti del Collegio dei revisori dei conti. Ci sarà spazio anche per discutere la proposta di convenzione con la parrocchia “SS. Giuseppe da Copertino e Pio da Pietrelcina”, e l’approvazione del relativo schema, per l’utilizzo pubblico degli impianti sportivi della parrocchia. Infine, si determinerà sulla proposta di partecipazione del bando regionale per l’istituzione del “Parco Specchie di Vaie” (su richiesta dei consiglieri comunali di minoranza Claudio Casciaro e Adamo Fracasso) e due richieste avanzate da cittadini privati in materia urbanistica.

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