Scuole: è allarme radon in 13 comuni salentini

Sono 37 gli Istituti risultati contaminati. Drammatica la situazione a Casarano, dove sarebbero quasi tutti fuori norma. Il Pd della Provincia di Lecce, interroga il Presidente Gabellone

Dopo la proposta di Area Democratica Casarano (al commento n. 1), anche il Partito Democratico della Provincia di Lecce si mobilita di fronte all'allarme per la presenza di radon negli istituti scolastici salentini, con una interrogazione al Presidente Antonio Gabellone firmata dai consiglieri Gabriele Caputo, Cosimo Durante, Alfonso Rampino, Roberto Schiavone e Loredana Capone. Di fronte alla notizia balzata in questi giorni alle cronache di stampa sulla presenza eccessiva del pericoloso gas in 37 plessi scolastici dislocati sul territorio provinciale, di cui 5 sono di competenza della Provincia di Lecce, i firmatari chiedono di sapere “quali sono gli istituti scolastici nei quali si è registrato uno sforamento dei limiti di radon consentiti dalla legge e quali concrete iniziative la Provincia intende adottare e in quali tempi certi, al fine di avere sotto controllo i valori del predetto gas in tutti gli istituti (…) tenuto conto che per le scuole gestite dall’Amministrazione provinciale, solo il 54% è oggetto di monitoraggio”. Il Comune messo peggio pare essere, come già scritto sul Tacco, Casarano con nove le scuole “fuori norma” radon. Quattro scuole a Lecce città, tre a San Donato, due a Campi Salentina, Carmiano, Parabita e Surbo. Una scuola a Castro, Copertino, Corigliano, Maglie, Martano, Matino. Massimo riserbo sui nomi degli istutiti monitorati dal gruppo di lavoro formato da Ispesl di Roma, dallo Spesal di Lecce, Dipartimento di fisica dell'Università del Salento e dal Servizio Ambiente della provincia di Lecce. A tal proposito, nell'interrogazione, come premessa, si rammenta che “la Giunta Provinciale nella seduta dell’08 luglio 2005, con delibera n. 261, ha accolto una richiesta del Direttore del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (Spesal) e dell’allora Asl Le/1, di stabilire una collaborazione tra Spesal, Asl/Le1, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (Ispels) di Roma, Provincia di Lecce e Dipartimento di Fisica e Servizio Prevenzione e Protezione dell’Università del Salento per affrontare sinergicamente la problematica del Radon, gas radioattivo presente nel sottosuolo che può provocare, in caso di sovraesposizione, gravi danni alla salute”. Inoltre, “con delibera n. 3 del 15 gennaio 2010 l’esecutivo provinciale ha preso atto, approvandolo, del Programma di lavoro trasmesso dall’Ispels di Roma che prevede diverse tipologie di azioni da porre in essere, alcune delle quali a cura dell’Ispels e altre a cura del Dipartimento di Fisica dell’Università del Salento”. L'obiettivo è tutelare la salute dell’intera popolazione scolastica e rassicurare tutti i familiari della salvaguardia dei propri figli. 19 settembre 2010 – Allarme radon per le scuole salentine Tra i tanti problemi in materia di edilizia scolastica, che si acuiscono in particolare in questo periodo di ritorno tra i banchi, ci mancava anche il gas radon. Una recente rilevazione in 420 istituti scolastici della Provincia, infatti, finanziata dall’Amministrazione provinciale e gestita dall’Ispesl di Roma, dallo Spesal della Asl di Lecce, dal Dipartimento di Fisica dell’Università del Salento e dal Servizio Ambiente della Provincia di Lecce, ha dato risultati preoccupanti per le scuole della città. Delle 37 scuole risultate contaminate dal pericoloso gas, ben 9 sono di Casarano, che risulta di gran lunga il comune messo peggio su questo tema. La notizia ha fatto molto scalpore tra i cittadini che si aspettano un urgente intervento di bonifica. La vicenda non poteva non stimolare anche il dibattito politico. Il movimento politico “Liber@città” è intervenuto immediatamente con una nota per chiedere all’Amministrazione Comunale di Casarano ed all’Amministrazione Provinciale di Lecce “quali iniziative intendono adottare nel breve periodo per mettere in sicurezza, ognuna per le sue competenze, gli istituti scolatici presenti nel nostro territorio comunale”. Tra i due enti è sicuramente palazzo dei Domenicani a essere più interessato a una eventuale bonifica, considerato che, sempre secondo la rivelazione, l’87% delle scuole contaminate appartengono ai gradi inferiori (materne, elementari e medie) di proprietà comunale. Non è un caso che sia stata l’associazione vicina al vice sindaco Francesca Fersino a sollecitare gli interventi. Fu proprio l’assessore Fersino, quando era presidente delle Acli, a lanciare il primo allarme sulla presenza di radon negli uffici pubblici di Casarano. Era il luglio 2003 e da allora nessuna istituzione si mosse né si preoccupò per risolvere il problema. Lo stesso allarme fu lanciato dal gruppo vicino al vice sindaco tre anni più tardi e anche in quell’occasione, a parte le consuete polemiche tra partiti e tra maggioranza e opposizione, passò sotto silenzio. Cos’è il radon? E’ un gas cancerogeno, incolore e inodore, ritenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità una delle principali cause di tumore al polmone (è la seconda causa dopo il fumo). È insidiosissimo, perchè si accumula all'interno delle abitazioni, specie nei piani terra e nei seminterrati, esalato da alcuni tipi di materiali come, ad esempio, il tufo.

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