Rihanna e il celodurismo d'oltreoceano
Se un canale televisivo caraibico o africano lanciasse il video di una bellezza indigena che, su sfondo a tinte pastello, sculetta, apre e chiude le cosce al ritmo di un basso sintetico, cavalca zebre, leoni e motociclette con un muscoloso coetaneo sul sellino a una frenata dalla sodomia occasionale, passerebbe inosservato o tutt’al più finirebbe nel purgatorio del trash, sbeffeggiato in programmi come “Mai dire TV” dal gialappa più attento. Ma qui c’è Rihanna, grande etichetta discografica alle spalle e video gettonatissimo nei paradisi artificiali delle clip, da MTV a youtube. Per la cronaca, la canzone ripete ossessivamente: vieni qui ragazzo rude, vediamo se sei all’altezza, vieni qui e vediamo se ce l’hai abbastanza grosso… Stasera il capitano sei tu, stasera te la do, dammela pure tu e facciamo boom… Mi piace quando mi tocchi lì, mi piace quando mi strappi i capelli…. Sempre per la cronaca (nera), la bellissima Rihanna è già stata fotografata con gli occhi gonfi, opera del rude fidanzato di turno. Un tempo si diceva delle donne stuprate che se l’andavano a cercare con l’abbigliamento osé. Senza resuscitare stupidi luoghi comuni, si può dire che a volte la vittima cresce nello stesso brodino culturale del carnefice?
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