Il sequestro è avvennuto in una delle marine del basso Salento, a ridosso di due strutture balneari
Le acque pubbliche, comprese le acque sorgenti artificialmente estratte dal sottosuolo, fanno parte del demanio idrico dello Stato e, di conseguenza, la ricerca di nuove fonti e l’emungimento di acqua dal sottosuolo è subordinata al rilascio del provvedimento concessorio da parte dell’Autorità regionale preposta (Uffici dell’ex genio civile ora strutture tecniche provinciali della regione Puglia), oltre al conseguente pagamento di un canone annuo. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Leuca hanno individuato e sequestrato in una delle marine del basso Salento, a ridosso di due strutture balneari, i due pozzi abusivi, presumibilmente serventi le due strutture medesime. I responsabili sono stati segnalati alle Autorità Amministrative competenti e rischiano sanzioni pecuniarie fino a 30.000 euro, per aver sfruttato, nel tempo, i due pozzi senza il pagamento dei relativi canoni.