Intervento di Sinistra Ecologia Libertà Salento sulla vertenza CNH
Il Coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia Libertà Salento apprende con soddisfazione la notizia del rientro, con un mese e mezzo di anticipo, dei 500 lavoratori della CNH di Lecce in Cassa integrazione straordinaria. La decisione, assunta per riorganizzare il ciclo produttivo in vista della produzione della Terna, mette al riparo lo stabilimento salentino e restituisce dignità a tante vite in bilico. Ma questo lieto evento non è sintomo né di ripresa né di prospettive rosee. I volumi produttivi dello stabilimento sono dimezzati rispetto al 2007, dato preoccupante e allarmante per l’indotto di circa 3500 lavoratori, quindi di 3500 famiglie, legati alla CNH. Pesano quindi come pietre le parole del Presidente della Provincia Antonio Gabellone o del Sindaco di Lecce Paolo Perrone che parlano di nuovi investimenti in arrivo e di nuove assunzioni. Illudendo e ingannando tanti giovani: da chi, come quei 100 lavoratori interinali estromessi dalla CNH, spera di poter tornare presto al lavoro a chi in quella fabbrica non ha mai lavorato ma ha l’ambizione di lavorarci. La destra salentina, anziché abbagliare e baloccarsi con i drammi personali, con le speranze e i progetti delle persone dovrebbe adoperarsi per costruire risposte alla crisi economico sociale del nostro territorio e se poi fosse così vicina agli operai potrebbe provare a fare la propria parte per impedire quel regime di controllo lesivo dei diritti di sciopero e dei diritti sociali costituzionali dei lavoratori che a Pomigliamo sta scrivendo una pagina buia di questo Paese. Il coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia Libertà
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