Nodo numero legale: l'opposizione in Prefettura

La minoranza di Palazzo Carafa ha esposto quanto accaduto ieri nell'assemblea consiliare del Comune di Lecce

Detto, fatto: questa mattina, le opposizioni di Palazzo Carafa (Antonio Rotundo e Teresa Bellanova per il Pd, Adriana Poli Bortone, Francesco Cazzella e Francesca Mariano di Io Sud e Wojtek Pankiewcz dell’Udc) si sono recate dal vicario del prefetto, Luigi Armogida, e hanno esposto quanto accaduto ieri nell'assemblea consiliare del Comune di Lecce. Secondo la minoranza, quella del 6 settembre, è una seduta da anare. Ciò che si contesta è l'invito del presidente del consiglio Eugenio Pisanò ai tre consiglieri subentranti (Cannone, De Rinaldis e Antonio Pellegrino) a prendere posto in aula prima della rinuncia dei tre neoassessori, che avrebbero lasciato loro il posto. Il conteggio sarebbe quindi falsato. Inoltre non sarebbe stata rispettata la concessa proroga di quindici minuti per verificare il numero legale. Prende intanto corpo un'azione di sfiducia nei confronti di Pisanò 6 settembre 2010 – Nodo numero legale: l'opposizione abbandona l'aula La prima questione da risolvere, durante il primo consiglio comunale di Lecce dopo la pausa estiva, riguarda il numero legale. Ma non si tratta di una formalità. Le troppe sedie vuote spingono la minoranza a chiedere una verifica. Per la maggioranza le condizioni per poter iniziare la seduta ci sono; per l'opposizione no. Il centrosinistra allora sceglie di abbandonare l'aula consiliare e protesta fuori da Palazzo Carafa. Per Antonio Rotundo (Pd), “ciò che è accaduto oggi è stato un atto di prepotenza. Un fatto grave” e la protesta della minoranza continuerà oggi in Prefettura. Ordine del giorno del 6 settembre 2010

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