Coinvolta un'impresa della provincia. Le indagini hanno accertato distrazioni di beni per 2.602.961,00 euro verso i creditori
All’esito di complesse indagini di polizia economico–finanziarie sviluppate al fine di chiarire le cause che hanno provocato il dissesto di un’impresa della provincia operante nel settore del trasporto di merci su strada, poi dichiarata fallita nel 2009, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce ha denunciato alla locale Procura della Repubblica 3 persone. L’accusa nei loro confronti é quella di bancarotta fraudolenta e documentale, di cui i tre si sono resi autori nelle loro rispettive vesti di amministratori di diritto e di fatto. Le indagini dei Finanzieri hanno consentito di accertare distrazioni di beni per un totale complessivo di 2.602.961,00 euro in pregiudizio di terzi creditori; in particolare, il valore dei beni strumentali sottratti ammonta a più di 45.400 euro, 2.042.552,00 euro quello riferito ai debiti previdenziali, assistenziali ed imposte fiscali, 425.000,00 euro relativi alla vendita di un fabbricato industriale e 90.000,00 euro relativi ad IVA dovuta. Sono state accertate, inoltre, irregolarità contabili perpetrate al fine di impedire la ricostruzione del volume di affari dell’impresa, in relazione alle quali i soggetti denunciati risponderanno anche del reato di bancarotta documentale. Qualsiasi imprenditore che esercita un'attività commerciale, infatti, è obbligato alla regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili; si tratta di una funzione essenziale per l'esercizio di impresa poiché rende pubblica la consistenza del patrimonio sul quale possono rivalersi gli eventuali creditori.
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