Vandana Shiva, ambientalista indiana di fama mondiale, a Casarano

L'attivista parteciperà a un dibattito con Ivan De Masi. Il Forum Ambiente e Salute, in una lettera, le chiede di farsi portavoce delle istanze del territorio salentino

In vista della visita a Casarano il 23 agosto 2010, di Vandana Shiva, ambientalista indiana di fama internazionale che ha ricevuto prestigiosi premi internazionali per il suo impegno per i diritti del pianeta, il “Forum Ambiente e Salute” del Salento le scrive, a firma di Oreste Caroppo, un’accorata lettera aperta perché si faccia portavoce presso i rappresentanti regionali, presso gli assessori della Regione e il suo presidente Nichi Vendola e presso il parlamento ed il governo nazionale delle istanze del povero e vessato territorio salentino “dove si sta verificando – si legge nel comunicato – in nome di una falsa ecologia, la più grande paradossale e devastante speculazione della storia del Sud Italia”. La Shiva parteciperà all'incontro “Biodiversità – il percorso per la sicurezza alimentare al tempo dei cambiamenti climatici”, Citta di Casarano – Assessorato alla Cultura, nell'ambito della rassegna estiva “Casarano Città Contemporanea”. Interverranno: Vandana Shiva – attivista e ambientalista indiana Ivan De Masi – Sindaco della Città di Casarano Lunedì 23 agosto Ore 20.30 Giardino Fondazione Daniela e Paola Bastianutti, P.zza Bastianutti Casarano (Lecce) Info: 0833/514242 La lettera “In nome delle energie rinnovabili iperincentivate dallo Stato a spese dei cittadini, si è messo in piedi un meccanismo perverso e aberrante, che, complice la politica della Regione Puglia, ha fatto del Salento, e non solo, terra di conquista per multinazionali e grosse ditte estere, cinesi, austriache, tedesche, spagnole, danesi, olandesi, americane, che nella piccola striscia di terra del verde Salento argentato in ogni dove dalle foglie dei suoi ulivi, e circondato da un azzurro mare, stanno realizzando migliaia di grandi impianti industriali d’energia rinnovabili ad altissimo impatto. Si pubblicizza l’autoproduzione domestica e la virtuosa autosufficienza energetica delle famiglie con piccoli pannelli posti sui tetti e tettoie delle strutture recenti, superfici queste biologicamente morte, con vantaggi economici per le famiglie e impatti i, ed invece, nei fatti, si sta favorendo legislativamente solo l’industrializzazione all’energia dell’intera regione nelle sue aree agricole e naturali, persino nel suo mare. Migliaia e migliaia di ettari di campi agricoli e pascoli destinati da millenni alla produzione dei nostri prodotti silvo-agro-pastorali, vengono diserbati e ricoperti di pannelli hi-tech di silicio fotovoltaico; sono desertificati artificialmente, morta ogni biodiversità in nome della necessità di fermare la desertificazione da “effetto serra”! Ma è un paradosso, è pura follia! Il paesaggio è il libro aperto al cielo della nostra memoria ed in progetto sono ovunque, persino in mare, centinaia di torri eoliche d’acciaio, alte fino a 150 metri e più, cui si aggiungono nel solo piccolo Salento domande per oltre 50 inquinanti centrali elettriche a combustione di biomasse e rifiuti, per le quali si dovrà importare dai paesi del terzo mondo gran parte della biomassa oleosa, forse anche transgenica, per la cui coltivazione sarà sterminata altra foresta tropicale e soggiogata l’economia delle, già povere, popolazioni locali! Tutto ciò per produrre surplus d’energia che sarà esportata lontano dalla Puglia! Una rete di cavidotti si appresta ad iperelettrificare il territorio con conseguenze negative, inquantificabili quanto certe, sulla salute delle persone. Tutto questo aggravato dal crimine morale che già qui si produce ben più energia di quanta necessaria al fabbisogno e con perdite gravi nel trasporto la si esporta altrove! E con la menzogna che le produzioni industriali d’energia rinnovabile abbasseranno la produzione d’energia da fonti fossili, carbone, petrolio, gas: a di più falso, sarà invece l’opposto, poiché acquistando dei certificati, cosiddetti strumentalmente 'verdi', che lo Stato concede a chi produce energia rinnovabile, lo Stato consente alle ditte di continuare a bruciare indisturbate combustibili fossili, che così possono anche eventualmente incrementare le immissioni di gas serra; ambiente distrutto dai grandi impianti d’energia falsamente pulita, e gas serra immessi indisturbati in atmosfera. Denunci la beffa planetaria che in Puglia si sta compiendo, gentile signora amante del mondo, il suo sorriso riporti la speranza! La colonizzazione pro-organismi geneticamente modificati, Ogm, che sta devastando l’India, qui ha la sua gemella ancor più aggressiva nell’industrializzazione che strumentalizza l’ecologia per arricchirsi e speculare devastando e uccidendo la vita dei nostri suoli e mortificando la nostra intelligenza! Viviamo una penosa 'ideologia dell’energia' che soggioga la nostra libertà e che si avvale di ogni strumento mediatico per raggiungere i suoi obiettivi! Se tutti questi progetti non saranno fermati sarà la fine per la Puglia che conosciamo e amiamo, e che qualcuno ha invece mefistofelicamente scelto di fare la sporca e inquinata landa 'colonia energetica d’Italia', persino con la costruzione di centrali e depositi di scorie nucleari! A lei chiediamo di farsi portavoce di questa denuncia, di chiedere al pres. Nichi Vendola l’urgente moratoria di tutti questi assurdi impianti, per fermare questa catastrofe imminente; sin ora a a son valse le inchieste dei magistrati che stan sollevando tutto lo sporco e l’illegale spesso sotteso dietro questa corsa all’oro che tutto e tutti corrompe, le quotidiane mobilitazioni ovunque della gente per dire basta, le lettere del capo della Soprintendenza ai Beni Culturali e al Paesaggio per la Puglia, Ruggero Martines, e del direttore dell’Arpa Puglia, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente, l’epidemiologo di fama mondiale Giorgio Assennato, che han ammonito sulla catastrofe culturale, paesaggistica, ambientale ma anche sanitaria a cui si sta andando incontro passivamente; ma su tutto tanto potrà invece, contro questa paradossale calamità artificiale, la sua semplicità, l’arma dei saggi, ed il suo splendido sorriso!”. Chi è Vandana Shiva Vandana Shiva è fondatrice del Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle Risorse Naturali. Tra le sue lotte, vanno menzionate anche quelle relative ai diritti sulla proprietà intellettuale, alla biodiversità, alle biotecnologie, alla bioetica, all’ingegneria genetica, agli Ogm, contro la cui introduzione in India si è fortemente battuta. Oggi è considerata la più nota teorica di una nuova scienza che va sotto il nome di ecologia sociale. Nel 1991 fonda Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e l'integrità delle risorse viventi, specialmente dei semi autoctoni in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni industriali. Nel 1993 riceve il Right Livelihood Award, noto anche come Premio Nobel alternativo per la Pace. È tra i principali leader dell'International Forum on Globalization. Attualmente è la vicepresidente di Slow Food e collabora con la rivista di Legambiente “La Nuova Ecologia”.

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