Fine settimana di ferragosto: resoconto dell'attività della Guardia costiera di Gallipoli
Appena trascorso il fine settimana clou dell’intera stagione balneare, quello di ferragosto, la Guardia Costiera tira le somme dell’imponente attività espletata, sia per mare che lungo la costa, che ha visto l’impiego di oltre 75, tra uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di porto, l’utilizzo di 13 mezzi navali e di 13 autopattuglie, lungo la costa di giurisdizione del compartimento marittimo di Gallipoli, la cui estensione, si ricorda, coincide con il litorale della Provincia di Lecce ed è pari a circa 280 Km. Per ovvi motivi, in considerazione delle parecchie centinaia di migliaia di persone, tra bagnanti e diportisti, in mare e lungo le coste, l’attività è stata prioritariamente improntata in chiave preventiva, puntando sul potere deterrente delle divise e intervenendo, laddove necessario, a reprimere quei comportamenti irrispettosi delle regole e pericolosi per la sicurezza dei bagnanti e della navigazione, ponendo, comunque, altrettanta adeguata attenzione al rispetto delle norme poste a tutela dell’ambiente marino e costiero. Ciò nonostante, rilevante il numero di infrazioni accertate. Questi i numeri. Nel fine settimana, da venerdì 13 a domenica 15, in totale risultano essere stati elevati ben 85 verbali di contestazione, soprattutto per violazione da parte dei diportisti del divieto di navigazione sottocosta ovvero nella zona di mare riservata alla balneazione (che, si ricorda, ha una profondità che varia dai 200 mt. dalle spiagge sabbiose e dalle scogliere basse ai 100 metri dalle scogliere a picco sul mare). All’origine della violazione – sintomatico è al riguardo il numero delle contestazioni per ancoraggio sotto costa – l’erronea convinzione secondo cui solo la navigazione, intesa come il movimento dell’unità con il proprio mezzo di propulsione, motore piuttosto che vela, remi e quant’altro, sarebbe vietata, mentre la sosta, l’ancoraggio o l’ormeggio sarebbero consentiti. L’occasione è, pertanto, utile per ricordare ai diportisti che le norme attualmente in vigore (ovvero l’ordinanza balneare regionale e l’ordinanza di sicurezza emanata dalle Capitanerie di porto) vietano tanto il transito quanto la semplice sosta/ancoraggio/ormeggio nella zona riservata alla balneazione, per cui la relativa violazione, anche in relazione alla gravità della condotta, che pone a serio rischio l’incolumità pubblica dei bagnanti, verrà opportunamente perseguita e repressa. Da segnalare, comunque, soli quattro interventi per attività S.A.R. (ricerca e soccorso) portati nei confronti, rispettivamente, di 2 unità incagliate al traverso di Capo San Gregorio di Patù il 15 e di due unità a motore rimaste in avaria al largo di Porto Selvaggio ed a Pescoluse il 14. Risultato incoraggiante questo che se, da un lato, è dovuto alle condizioni meteo marine favorevoli, dall’altro, è un segnale dell’aumentata presa di coscienza e senso di responsabilità di quanti intraprendono la navigazione sempre più avvezzi al rispetto delle più elementari norme comportamentali da porre in essere prima di mollare gli ormeggi e prendere il largo, quali la verifica del funzionamento di tutti gli impianti e gli apparati di bordo, la verifica della sufficienza del carburante in relazione alla navigazione da intraprendere, il controllo del livello dei liquidi, il possesso di idonei pezzi di ricambio (ad es. candele per il motore), etc. Va detto, comunque, che oltre a questi interventi, se ne sono aggiunti un’altra dozzina di semplice assistenza, quali il fornire carburante ad unità rimaste sprovviste, piuttosto che rimorchi a barche a vela i cui occupanti non riuscivano a guadagnare il porto di partenza, etc. Tuttavia, in considerazione della tendenza stazionaria in termini di afflusso lungo le spiagge salentine da parte di turisti/bagnanti e di presenza di unità da diporto in mare per tutta la corrente settimana, la Guardia Costiera di Gallipoli continuerà ad assicurare la presenza capillare del proprio personale lungo la costa ed in mare, non mancando, comunque, di raccomandare tutti ad improntare il proprio comportamento al buon senso, ancor prima che al rispetto delle regole, molto spesso utile per prevenire situazioni di pericolo per sé e per gli altri. Da ultimo, si ricorda il numero blu per le emergenze in mare 1530, contattabile anche da cellulare.
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