Kamafei, tra tradizione e contaminazione

Il gruppo musicale salentino “tra vecchio e nuovo, tra testi antichi e testi originali”: come la tradizione incontra il moderno

E' prevista per questa sera, la prima delle cinque date salentine agostane di Kamafei, il gruppo musicale impegnato a portare la propria arte in giro per l'Italia e all'estero (appena tornati dal concerto in Israele). L'appuntamento è alla “Festa de lu Purpu” di Melendugno, con uno spettacolo tra vecchio e nuovo. La formazione salentina si presenta con la line up formata da Antonio Melegari, Marco Santoro Verri, Stefano Calò, DinoD, Marco Nuzzo, Andrea Stefanizzi. Nello spettacolo dei Kamafei si incontrano la spinta dalle travolgenti sonorità tradizionali salentine “ben difese” da Antonio Melegari con il basso elettrico dub/rock di Marco Santoro Verri e la passione per la Spagna e per le diverse culture Mediterranee delle corde di Stefano Calò il tutto accompagnato dal ritmo frenetico del Tamburello di Andrea Stefanizzi, la potenza ritmica della batteria di Marco Nuzzo e nuove melodie vocali legate al moderno stile hip hop e reggae di DinoD. Non manca a che renda nuovo e divertente questo spettacolo, senza dimenticare però, le radici della tradizione salentina che fondendosi con nuove sonorità si allargano a nuovi orizzonti. L’incontro con stili musicali lontani geograficamente è sicuramente impegnativo, ma pure molto intrigante; nel rispetto della tradizione si utilizza la tecnologia, “in dosi mai eccessive”, mantenendo un profondo equilibrio musicale. In questo nuovo viaggio musicale, tutto si miscela e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le tradizioni del mediterraneo e ci si confronta.

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