Cittadini e associazioni dicono no all'impianto perché troppo vicino alla città e per le caratteristiche del suolo
Sit in di protesta di cittadini e associazioni, ieri, nei pressi del Palazzo della Provincia di via Botti a Lecce (nella sede del Servizio ambiente e Polizia provinciale), contro la discarica di Surbo, che dovrebbe sorgere a pochi passi dal centro abitato, nella zona industriale di Lecce. Contemporaneamente alla mobilitazione, si svolgeva la seconda conferenza dei servizi alla quale ha partecipato anche il Comitato di tutela ambientale di Surbo a difendere le ragioni del no. Il progetto di realizzazione dell’impianto (per compostaggio, inertizzazione e discarica di rifiuti speciali non pericolosi ) è stato proposto dalla ditta Solida Srl al Comune di Lecce che ha dato il via libera, ma toccherà a Provincia, Asl e Arpa redigere la valutazione di impatto ambientale e attendere la decisione della Regione Puglia per il rilascio dell’Autorizzazione unica. Contrario da subito il Consiglio comunale surbese, che tramite il sindaco Daniele Capone , ha bocciato il progetto a nome dell'intera comunità. I cittadini chiedono infatti che le cave vengano recuperate come si sta facendo per le ex cave di Marco Vito a Lecce. La contrarietà alla discarica è basata su due ordini di motivi: la scarsa distanza dal centro abitato per questo tipo di impianti cosiddetti complessi e la geomorfologia del suolo.