Le opposizioni chiedono il finanziamento dei settori in crisi. Il Pdl presenta emendamenti per 5 milioni di euro. Oggi si volta il bilancio
E’ previsto per oggi il voto di approvazione in Consiglio regionale della legge sull’assestamento di variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 della Regione Puglia. È stato invece approvato nella seduta del 22 luglio, il rendiconto per l’esercizio finanziario del 2009. Tra gli emendamenti presentati, l’opposizione chiede di destinare sostegno economico da 3 milioni di euro agli operatori della pesca e da 5 milioni per il comparto agricolo evidentemente in crisi. In merito alla assegnazione dei 60 milioni di euro per interventi sui fondi di aree sottoutilizzate (Fas), il Pdl, ha proposto di destinarne venti al Comune di Bari per la realizzazione degli uffici giudiziari; dieci al sistema universitario; due per la Fondazione Petruzzelli; uno all’Authority alimentare di Foggia; cinque per interventi di disinquinamento del quartiere Tamburi di Taranto e infine altri due per il pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce e un milione per quello dell’ospedale di Andria. Sono questi giorni di grande mobilitazione per il comparto agricolo, anche con forti richiami alla politica nazionale. E’ di ieri la notizia di un’interrogazione parlamentare della senatrice Adriana Poli Bortone al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per accelerare l'assunzione di provvedimenti in favore dell'agricoltura pugliese. Pochi giorni fa, il 23 luglio, si è, invece, svolta a Bari la marcia dei Coldiretti, con 10.000 imprenditori agricoli giunti nel capoluogo pugliese dalle regioni del meridione, per protestare contro la manovra economica del governo, che metterebbe a rischio, secondo i manifestanti, le opportunità di lavoro e di crescita dell’agricoltura nel Sud. Il corteo, lungo 1,5 chilometri, è partito da Piazza Diaz per raggiungere Piazza Prefettura, dove e' stato illustrato il documento di proposta della Coldiretti al Prefetto di Bari, Carlo Schilardi. “Non si può aprire il dibattito sul futuro socio-economico del Paese senza parlare di agricoltura” ha detto il presidente nazionale della Coldiretti, Sergio Marini che ritiene che il Sud può ripartire dalla sue risorse, dall'agricoltura e dal turismo, che con l'agroalimentare sono i settori su cui costruire il futuro. La questione delle infrastrutture e della ricostruzione delle filiere è di primaria importanza perchè, per il Mezzogiorno – ha detto Marini – non si può parlare soltanto di fiscalizzazione degli oneri contributivi”.
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