Si è concluso il processo al consigliere comunale di Lecce Angelo Tondo(Io Sud) e ad altre 10 persone. Resta aperto quello dell’ex rettore dell’Università del Salento, Limone, sul voto di scambio
Si chiude con la prescrizione del reato, il processo che vedeva coinvolto il consigliere di Io Sud Angelo Tondo e altre dieci persone, accusati di voto di scambio durante le elezioni amministrative del 2007. Ieri, i difensori degli imputati – Angelo Pallara, Ester Nemola, Stefano De Francesco – si erano appellati ad una legge speciale, secondo la quale il termine di prescrizione per il voto di scambio è fissato in due anni; eccezione accolta dal giudice Silvio Piccinno, in contrapposizione all’opinione del pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Marco D’Agostino, secondo cui la prescrizione scattava sarebbe scattata dopo sette anni. Le altre persone, finite sul banco degli imputati ma che hanno beneficiato della prescrizione grazie alla recente normativa, sono stati: Giovanni Quarta, Angelo ed Alessandra Ciola, Giuseppe Scarafile, Giuseppe e Michael Lezzi, Oronzo e Simona Negro, Giuseppe Marinacci e Michele Carrassi. Per l’accusa, infatti, sono loro ad aver aiutato Tondo ad ottenere voti in cambio di favori. Dunque, dalle indagini emergono tre assunzioni presso la “British American Tobacco” di Lecce e ed un contratto di collaborazione coordinata e continuativa per un compenso di 11.900 euro presso il Comune di Lecce. Ma non solo: Tondo avrebbe anche promesso ad un coimputato la rateizzazione di una contravvenzione, l’assegnazione di una casa popolare e un posto come scrutatore durante le vicine elezioni. Rimane invece aperto il processo in cui è coinvolto in prima persona l’ex rettore Oronzo Limone, di cui quello per voto di scambio a carico di Tondo era uno stralcio. Limone è accusato di peculato e corruzione per aver usato il denaro dell’università per motivi non istituzionali. In più, sono emersi alcuni viaggi e trasferte addebitate sul conto dell’Ateneo ma fatti a titolo personale.
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