Nel 2005 parlò della necessità di 1.902 posti letto in più, oggi ne taglia 2.200: è la parabola decadente della sua gestione
“Il fallimento della gestione Vendola in materia di sanità è così devastante per le casse della Regione e per i livelli di assistenza garantiti ai pugliesi che non può non essere oggetto di una seduta di Consiglio: il presidente venga a spiegarci come si è arrivati fin qui”. Lo chiede il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco. “La parabola decadente della sanità dell'era Vendola – spiega Greco – è riassunta nelle rassegne stampa di questi cinque anni: basta prendere l'intervista del 20 settembre 2005, quando il governatore, da poco eletto, annunciò che avrebbe aumentato i posti letto di 1.902 unità; oggi deve tagliarne 2.200: vuol dire che era fantasiosa l'esigenza di cui parlò cinque anni fa o che cinque anni di rinvii e di sostanziale inerzia del governo regionale hanno portato la Puglia sull'orlo del baratro nel quale ci troviamo oggi”. “Vendola – aggiunge il consigliere regionale – ha l'obbligo di spiegare al Consiglio regionale innanzitutto, e ai pugliesi, il perché di questi tagli: Berlusconi non c'entra, perché la responsabilità dei tagli è soltanto lo sfondamento del Patto di stabilità per tre anni dei cinque in cui ha governato il centrosinistra”. “Chiediamo al presidente – conclude Greco – di sospendere per qualche ora la sua campagna elettorale nazionale per dar retta un po' alla Puglia: il Consiglio deve sentire dalla viva voce di Vendola le giustificazioni con cui difenderà la 'macelleria sanitaria' di cui si sta fatto autore”.
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