Lecce. E i cassonetti bruciano

La spazzatura riversa per le strade, la rabbia dei camionisti, l’opposizione dura con il sindaco Perrone e la sua giunta

La situazione non si è ancora sbloccata e i rifiuti per l’Ato/1, e soprattutto per la città di Lecce, continuano ad essere un serio problema. I motivi di questo blocco, secondo Gianni Garrisi, assessore all’Ambiente e presidente dell’Ato/1, sono principalmente due: il primo, il biostabilizzatore dell’impianto di Cavallino, che va in tilt a causa del rifiuti in costante aumento nel periodo estivo, e che, quindi, procede a rilento; il secondo, tra i due impianti presenti nella discarica di Cavallino – biostabilizzatore per l’umido e Cdr per la frazione secca – non vi è un nastro trasportare, ossia un sistema per trasportare facilmente le balle della frazione umida nel Cdr, che devono essere caricate e trasportate da un impianto all’altro,che si trovano a circa dieci metri di distanza,dai camion.

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Sono ormai cinque giorni che l’immondizia riversa per le strade della città e la puzza è nauseabonda. Qualcuno, per paura di contrarre infezioni, ha bruciato i cassonetti.

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Nonostante la situazione sia ancora molto grave, Giampiero Corvaglia, presidente dell’Axa che gestisce l’appalto per la nettezza urbana, è fiducioso che entro oggi si possano raccogliere tutti i rifiuti che si sono accumulati in questi giorni sia nel capoluogo che nelle marine. Nel frattempo, Garrisi e Fernando Bonocore, dirigente dell’ufficio ambiente, si sono recati Bari per incontrare Nichi Vendola e cercare di trovare una soluzione al problema. Ma a poco è servito: infatti, il presidente ha detto che la questione non è più competenza della Regione, ma della Provincia. Per lunedì è programmato l’incontro con tra il comune di Lecce, i gestori, le ditte e le Ato. Secondo Garrisi le soluzioni potrebbero essere due: che gli impianti di Cavallino lavorino 24 ore su 24, anche la notte, e che il centro di Cdr allarghi il suo ingresso di una decina di metri, di modo che i camion possano scaricare due o tre alla volta.

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In attesa di soluzioni definitive, si è deciso di assegnare ai camion orari diversi per il conferimento della spazzatura visto che per conferire i rifiuti i camion devono fare file di ore. Ed è proprio per questo motivo che, Fernando Visconti, esponente Ugl e autista Axa, si è fatto portavoce della rabbia dei camionisti, che sono costretti a fare la fila davanti ai cancelli degli impianti di Cavallino, sotto il sole cocente, con tutto ciò che questo comporta. rifiuti cassonetti lecce Anche sul fronte politico la situazione non è migliore. Duro è la critica sferrata dal leader dell’opposizione leccese, Antonio Rotundo, consigliere Pd, nei confronti del sindaco Perrone e la sua giunta: “A Palazzo Carafa ci si occupa solo di rimpasti di giunta. Sono ormai 430 i giorni di attesa per un governo della città. Il sindaco è messo sotto scacco dalle lotte intestine e dalla balcanizzazione della sua maggioranza”.

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Parole dure arrivano anche Angelamaria Spagnolo, consigliera Pd: “ E’ imbarazzante che mentre la città è sommersa dai rifiuti, il sindaco sembra interessato ad altre questioni. Dalla Regione arrivano parole chiare: ‘deve essere Ato e provincia di Lecce a darsi da fare’. Sarebbe gesto di grande responsabilità se il sindaco nel prossimo consiglio comunale, fornisse un’informazione completa sullo stato dei fatti e sulle iniziative che intende prendere”.

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