In tre avrebbero minacciato e aggredito un ausiliario del traffico, reo di aver mulatto l'auto di uno di loro. Il giudice gli ha condannati ad 1 anno 2 mesi
Sono stati condannati ad una pena di 1 anno e 2 mesi, dai giudici dai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, Gregorio Nicolì, 22 anni, Alex De marco, 40, e Fabio Calò, 34, accusati di aver minacciato e aggredito un ausiliario del traffico in servizio presso il comando della polizia municipale di Lecce. I fatti risalgono al 4 marzo del 2006: i tre imputati, tutti originari di Surbo, avrebbero prima circondato M. N., in servizio quel giorno per le vie del capoluogo salentino, insultandolo e minacciandolo. Oggetto della discussione una contravvenzione che l’ausiliario aveva poco prima verbalizzato ai danni dell’auto di De Marco. Dalle parole (“non conti un cazzo, chi ti crede di essere”) il terzetto sarebbe ben presto passato alle vie di fatto. In particolare Nicolì, avrebbe “spintonato ripetutamente il pubblico ufficiale, strappandogli di mano il bollettario che conteneva anche la copia del verbale della contravvenzione dell’amico”. Una multa che è costata davvero a cara al gruppetto di amici, che oltre alla contravvenzione e alla condanna ad 1 anno e 2 mesi (il pubblico ministero, Giovanni De Palma, aveva chiesto una pena leggermente superiore) dovranno risarcire alla parte offesa, difesa dall’avocato Enrico Chirivì, anche una somma di 3mila euro.
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