Un veliero carico di clandestini

Operazione congiunta all'alba di ieri di carabinieri e Guardia di Finanza, arrestati tre scafisti di nazionalità turca. Soccorsi e identificati 26 immigrati clandestini di cui 11 minorenni

Li chiamano velieri della speranza, barche a vela di grosso cabotaggio (superiori ai 12 metri) che solcano i nostri mari carichi di clandestini in cerca di una vita migliore, di un sogno chiamato Italia. L’ultimo avvistamento, dopo quello avvenuto poche settimana fa a Porto Selvaggio (il primo è datato dicembre 2006), si è avuto all’alba di ieri mattina a circa 150 metri dalla costa, in località Torre Specchia, non lontano dal lido “Buena ventura”. La segnalazione è arrivata quando mancavano pochi minuti alle 7. Immediato l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Vernole, comandata dal maresciallo Carmine Schirinzi. Giunti sul posto gli uomini dell’Arma hanno intercettato un tender, ancora impegnato nel fare la spola tra la barca a vela e la terra ferma, scaricando ad ogni viaggio un carico di clandestini. I militari, dopo aver bloccato la piccola imbarcazione e arrestato lo scafista di nazionalità turca, hanno immediatamente fatto scattare il piano anti immigrazione, secondo quanto concordato e disposto in sede di pianificazione provinciale. La perfetta e tempestiva sinergia operativa tra i militari dell’Arma e la Guardia di Finanza, coadiuvati anche dalla Capitaneria di porto e dagli agenti della Questura di Lecce, ha permesso di soccorrere e bloccare 26 clandestini, di nazionalità afghana, iraniana ed etnia kurda. Ognuno di loro avrebbe pagato una cifra tra i duemila e i tremila euro per giungere sulle coste salentine. L’operazione è stata condotta dagli uomini del Nucleo operativo radio mobile dei carabinieri e da tre vedette delle Fiamme gialle, che hanno provveduto, oltre che al sequestro del tender e della barca a vela, anche all’arresto di altri due “scafisti”, sempre di origine turca. Ulteriori accertamenti e indagini da parte delle forze dell’ordine permetteranno di stabilire la provenienza e la rotta percorsa del veliero (partito con ogni probabilità da un porto della Turchia), i cui segni identificativi risultano abrasi. Dall’aprile del 2009 ad oggi il fenomeno degli sbarchi clandestini si è intensificato. In particolare sono stati circa una quarantina i casi che hanno interessato i litorali salentini, contro i dieci registrati nel triennio 2006-2009. Il colonnello Patrizio Vezzoli, comandante provinciale della Guardia di finanza di Lecce, commenta con soddisfazione la brillante operazione di ieri: “Quello dell’immigrazione clandestina è un fenomeno assolutamente sotto controllo, come dimostrano i risultati ottenuti in questo senso. Ogni tentativo di sbarco, infatti, non solo è stato represso ma nella maggior parte dei casi si è provveduto anche ad arrestare gli scafisti. Risultati ottenuti grazie ad un presidio straordinario basato su un servizio di intelligence e mezzi e piani operativi, che possono contare su una perfetta sinergia cooperativa, come dimostra quest’ultima operazione”. Un dato rilevato anche da parte del colonnello Maurizio Ferla, comandante provinciale dei carabinieri: “Mi preme rilevare la particolare efficacia a livello di cooperazione emersa nell’ultimo intervento nella lotta all’immigrazione clandestina. Una ulteriore dimostrazione della validità del piano di vigilanza costiera stabilito a livello provinciale e che ci vede costantemente impegnati”.

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