Non aveva preso bene la decisione della compagna di interrompere la relazione. L’ha prima violentata ed ha poi tentato di ucciderla e togliersi a sua volta la vita
Dopo due anni di convivenza, la sua compagna aveva deciso di interrompere la relazione per via di problemi che si protraevano già da tempo. Ma lui, Giampiero Morello, 46enne nativo di Lecce, non aveva preso bene la decisione ed aveva assunto atteggiamenti a tratti violenti, percepiti in alcune circostanze anche dai vicini di casa. Per dare un taglio deciso alla storia la donna si era anche allontanata da Merine trascorrendo qualche giorno in provincia di Reggio Emilia dove risiedono alcuni parenti, però, per esigenze lavorative non aveva potuto trattenersi oltre e dopo una decina di giorni ha dovuto fare ritorno. Ad attenderla ha trovato il suo ex che nella sua assenza si era stabilito nella cantina dell’abitazione della donna. Nuove richieste, anche violente, di riprendere la relazione, fino a che nel pomeriggio di sabato la donna si è trovato l’uomo in casa, ai piedi del letto dove stava riposando. Spaventata, l’ha invitato ad andarsene ma senza esito. Anzi, l’effetto del suo invito è stato tutt’altro: l’uomo ha abusato sessualmente di lei e poi ha cercato di toglierle la vita strangolandola. Credendola morta è uscito di casa chiedendo l’intervento di un vicino che si è rivelato decisivo per far rinvenire la donna. Il vicino di casa, dopo averla rianimata, ha infatti dato l’allarme. Morello è stato rintracciato poco dopo sul terrazzo di un palazzo in via Imperatore Adriano a Lecce. Ai militari del Nucleo Radiomobile che l’hanno raggiunto oltre il 6° piano della palazzina fin sul parapetto da cui si sporgeva quasi nel vuoto ha detto di volerla fare finita perché questa volta sarebbe stato arrestato. I carabinieri sono riusciti a convincerlo a desistere ed a riportarlo all’interno del muro perimetrale. Una volta in salvo, l’hanno tratto in arresto.
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