Oggi e domani presso il Museo di biologia marina “Pietro Parenzan” di Porto Cesareo si terranno degli incontri per celebrare l’anno internazionale della biodiversità
Con la sua attività, fin dall’antichità e in particolar modo oggi i nuovi mezzi a disposizione, l’uomo causa grandi e continui mutamenti negli ecosistemi del pianeta, provocando l’estinzione di moltissime specie animali e vegetali. Il 2010 è l’“Anno internazionale delle biodiversità”, stando a quanto dichiarato dall’Onu, e proprio per questa occasione il Comune di Porto Cesareo organizza una serie di incontri e visite guidate per le giornate di oggi e domani presso il Museo di biologia marina “Pietro Parenzan” in via Vespucci. A questi incontri parteciperà anche la Stazione di Biologia marina del Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali l’Università del Salento. “Nella Stazione di Biologia marina del DiSTeBA la biodiversità si studia a livello di geni, di specie e di ecosistemi. Il Museo “Pietro Parenzan” è una finestra su questi studi” – spiega Ferdinando Boero, presidente della Stazione di biologia marina – “e ne riporta i risultati mettendoli a disposizione del visitatore. I musei naturalistici sono considerati i custodi della biodiversità, perché ci danno la possibilità di osservare specie che difficilmente potremo osservare in natura. Per la fauna e la flora marine questo è ancora più rilevante. Quando poi si tratta di musei universitari con una attiva ricerca sul campo, come nel caso del nostro Museo, alla custodia delle collezioni si affianca un’intensa attività di informazione ed educazione sui temi ambientali rilevanti per il territorio”.