Biomasse. De Masi rilancia: Si faccia il referendum

“Io non parteciperò alla discussione”. Il sindaco di Casarano, Ivan De Masi, sollecita una conferenza dei capigruppo ed un Consiglio sull’indizione del referendum

“Il dibattito che in questi giorni ha avuto grande eco sulla stampa e sui media, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica e delle componenti politiche e sociali della città, sembra ormai quasi esclusivamente concentrato sul tema ‘referendum: biomasse sì, biomasse no’. Non sono mai intervenuto sulla vicenda, se non per invitare tutti a moderare i toni al fine di evitare livelli di scontro verbale e concettuale impropri e sicuramente non utili all’intera Comunità cittadina. Oggi avverto l’opportunità di intervenire per scongiurare ciò che da più parti la ‘politica’, o meglio, la parapolitica, e altri attori, taluni forse inconsapevolmente, tentano, inutilmente, di fare”. A parlare, tramite una nota diffusa ieri, è Ivan De Masi, sindaco di Casarano. Ancora una volta, il tema del dibattito è la realizzazione di un impianto a biomasse in città da parte di Italgest energia e l'utilizzo delle biomasse in generale quale fonte alternativa per la produzione di energia. Secondo De Masi, nelle passate settimane, i gruppi politici di opposizione ed altre associazioni di cittadini avrebbero tentato di alimentare “l’idea, del tutto priva di fondamento – dice – e che respingo fermamente, della mia pregiudiziale contrarietà al referendum, al punto di cercare in tutti i modi di contrastarlo ed osteggiarlo”. Pertanto il sindaco puntualizza: “Rassicuro tutti: così non è”. “Avverto – aggiunge -, con nitida chiarezza, l’esigenza diffusa di tanti cittadini di partecipare ai meccanismi decisionali che interessano la città attraverso forme di consultazione popolare, soprattutto per casi come quelli in argomento. Questo, però, deve essere fatto nel rispetto delle regole e delle leggi. Ora, sulla base dell’attività svolta dalla Commissione Consiliare Affari Istituzionali e del suo Presidente, che ringrazio per la accuratezza e l’imparzialità con cui ha voluto e saputo condurre i lavori della stessa Commissione, si è compreso che il referendum biomasse si/biomasse no non potrebbe essere indetto a livello comunale. E tanto poiché il Tuel – D.Lgs.n.267/2000 e s.m.i. – stabilisce la possibilità di ricorrere a detta forma di consultazione – il referendum consultivo – solo per argomenti e questioni di “esclusiva competenza” dell’Ente locale, nel caso specifico il Comune di Casarano”. De Masi dice di essere “per la massima partecipazione dei cittadini, ma – precisa – nel pieno rispetto di quanto disposto dalle norme e dallo stesso Testo Unico che prevede ulteriori forme di coinvolgimento popolare, diverse dalla consultazione referendaria, come ad esempio l’istruttoria pubblica. Ovviamente le verifiche, in questo senso, sono non solo possibili e necessarie ma semplicemente doverose, nella certezza che, a prescindere dalla conclusione alla quale giungerà la Commissione Affari Istituzionali, essa non comporterà in nessun caso l’automatica esclusione dei Cittadini da un loro serio e appropriato coinvolgimento, da ricercare ed attivare sempre nell’ambito delle procedure normative consentite dalla legislazione che regola la materia. Evidentemente, altri la pensano in maniera diversa rispetto al Presidente della Commissione, a partire dalle forze di opposizione – che non coincidono con la sola Minoranza Consiliare – per giungere a chi si è recentemente reso protagonista di prese di posizione – personali e post elettorali – che solo il tempo e gli accadimenti futuri potranno, forse, meglio delineare e chiarire. Da parte mia rendo netto ed esplicito il mio pensiero. Se talune forze politiche della minoranza consiliare e se altri esponenti (istituzionali e non) ritengono, sulla base o meno di circostanziati presupposti normativi, che sia possibile l’indizione e lo svolgimento del referendum biomasse, li invito a richiedere la convocazione di un Consiglio comunale per l’approvazione del ‘regolamento’ e l’indizione formale, e non come atto di indirizzo, del referendum popolare. Per quel che mi riguarda, il quesito referendario potrebbe benissimo essere quello predisposto e protocollato negli scorsi mesi dallo stesso Pdl”. De Masi aggiunge: “Io non parteciperò alla discussione, secondo l’impegno alla terzietà già assunto, e tutti, ogni singolo Consigliere comunale ed ogni forza politica, in quella sede saranno liberi di compiere le proprie responsabili scelte, senza nessuna indicazione concettuale previa da parte di alcuno o chicchessia. Per essere ancora più chiaro e facendo un ulteriore passo in avanti, da sindaco della città chiedo pubblicamente al presidente del Consiglio comunale la convocazione della conferenza dei capigruppo per fissare la data della riunione del Consiglio comunale sul tema ‘indizione referendum biomasse a Casarano’”.

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