Tra i lavori Anas, l'ammodernamento del tronco Maglie-Otranto che consentirà di beneficiare di ulteriori 15 km a quattro corsie
La Puglia è dotata di 310 km di autostrade, suddivisi tra il tratto regionale della A14 (Bologna-Taranto) e quello della A16 (Napoli-Canosa di Puglia). L’A14, con i suoi 743 Km, è il secondo asse autostradale della nostra penisola (dopo l’A1, Milano-Napoli). L’ente che gestisce l’A14 e l’A16 è Autostrade per l’Italia S.p.A. Gli altri assi viari regionali fondamentali sono la Statale 16, che collega Bari a Foggia e a Brindisi-Lecce (insieme alla SS 379 e alla SS 613), la SS 100, che collega il capoluogo a Taranto, la Superstrada Taranto-Brindisi, la SS 106 Jonica e la Bari-Matera. L’Anas, che gestisce 1569 Km di rete stradale in Puglia, ha anche comunicato di avere attivato investimenti complessivi per 1,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono ulteriori 110 milioni di euro per la manutenzione. Tra le opere in corso, l’Anas segnala la costruzione dell’Asta di Raccordo tra la strada statale 7 e l’Autostrada A14 nel comune di Palagianello, la cui ultimazione è prevista entro l’anno; lavori di adeguamento del II lotto della strada statale 96 “barese” tra Altamura e Matera, la cui ultimazione è prevista entro l’anno; i lavori di ammodernamento del collegamento tra la statale 106 “jonica” e il casello autostradale di Taranto (Palagiano), la cui ultimazione è prevista entro il 2011; i lavori di ammodernamento e adeguamento del 1° stralcio funzionale del collegamento tra la variante di Altamura e la variante di Toritto, della strada statale 96 “barese”, il cui cantiere è in fase di allestimento; opere a cui si aggiunge l’imminente avvio dei lavori di ammodernamento del tronco Maglie-Otranto che consentirà di beneficiare di ulteriori 15 km a quattro corsie.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding