Il sindaco risponde agli organizzatori del convegno di Casarano. “Si rischia una manifestazione autoreferenziale”
Impegni personali non gli consentiranno di essere presente all’incontro organizzato per domani a Casarano da Lilt per discutere del progetto “Heliantos 2”. Così Ivan De Masi, sindaco di Casarano, risponde agli organizzatori del convegno. “Il dibattito ed il confronto rappresentano il fondamento di una democrazia matura e consapevole – dice -. Per questo accolgo sempre con favore ogni opportunità che possa contribuire ad un’informazione chiara, puntuale e scevra di ideologie su qualunque argomento riguardi la crescita e lo sviluppo della nostra Città e della nostra comunità. Non mi sono mai sottratto, e mai lo farò – continua De Masi nella sua nota – ad un confronto libero e democratico. Occorre vigilare, però, che convegni e dibattiti, qualunque sia il tema da essi affrontato, si pongano effettivamente sul piano, per l’appunto libero e democratico, del confronto. Leggermi tra gli ‘invitati ad intervenire’ ad un convegno sulle fonti rinnovabili di energia mi fa piacere, ma correttezza avrebbe voluto che fosse preventivamente acquisita la mia disponibilità per il giorno e l’ora stabiliti dagli organizzatori. Come dicevano i latini: ‘est modus in rebus’. C’è un modo appropriato per fare ogni cosa”. In questo caso, secondo il primo cittadino, gli organizzatori “probabilmente hanno peccato, certamente in buona fede, di eccesso di zelo nel riportare sulle locandine e sui manifesti relativi al convegno non solo i nomi dei relatori, come buona prassi vorrebbe, ma anche quelli di chi è stato semplicemente invitato, senza attendere eventuali comunicazioni circa la sua presenza o la sua assenza”. Giovedì prossimo impegni personali, assunti con largo anticipo – dichiara – mi porteranno lontano da Casarano, dove, ribadendo la mia più assoluta posizione di terzietà sull’argomento in discussione, mi sarebbe piaciuto, nell’esclusivo interesse della nostra Città e dell’intera comunità salentina, prendere parte ad un confronto vero, con le diverse posizioni in campo equamente rappresentate, per fornire all’opinione pubblica la migliore e più chiara informazione possibile. Se ciò non dovesse essere garantito, e questo vale a prescindere dall’argomento trattato, il rischio sarebbe quello di dover assistere ad una manifestazione autoreferenziale, dalla quale è bandita a priori persino la possibilità di instaurare quel confronto dialettico che è il cuore pulsante della democrazia”.
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