L’Apt di Lecce e dieci Comuni salentini firmano a Turi il protocollo d’intesa per “Le Vie Oronziane”. Mandurino: “Il turismo religioso e culturale è parte fondante dell’ offerta turistica responsabile pugliese”
L’Apt di Lecce e dieci comuni del Grande Salento (Turi, Ostuni, Molfetta, Lecce, Botrugno, Campi Salentina, Caprarica di Lecce, Muro Leccese, Surbo e Vernole) hanno firmato lo scorso sabato il protocollo d’intesa per azioni, eventi e progetti sperimentali de “Le Vie Oronziane” che collegano le città legate al patronato di Sant’Oronzo. L’accordo è avvenuto nella sede del Palazzo Municipale di Turi, in occasione della XX sagra della Ciliegia Ferrovia. Sottoscrivendo il “protocollo d'intesa”, i dieci rappresentanti dei Comuni hanno attribuito priorità strategica al progetto “Le Vie Oronziane” e riconoscono il Comune di Turi quale ente capofila del progetto. L'obiettivo del progetto è la scoperta, il recupero e la rivitalizzazione del percorso seguito dal Santo per la sua adesione al cristianesimo, durante la sua opera di conversione dell’antica Iapigia e nella fuga da Lecce durante le persecuzioni romane. Il progetto prevede l’individuazione di azioni condivise da parte delle realtà territoriali, quali un percorso storico virtuale, un itinerario reale, progetti e azioni per il recupero di strutture edificate, infrastrutture storiche, beni culturali ed ambientali, un sistema della rete dei contenitori culturali, la tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche locali e delle particolarità enogastronomiche. Presenti alla firma del protocollo Stefania Mandurino, commissaria dell’Apt di Lecce; Vincenzo Gigantelli, sindaco di Turi; Agostino Bongiorno, assessore al Turismo di Ostuni; Mauro Leucci, sindaco di Botrugno; Daniele Ria, sindaco di Surbo; Massimo Greco, primo cittadino di Caprarica di Lecce; Giuseppe Ripa, assessore alla Mobilità del Comune di Lecce; Mirko Pastore, delegato del Comune di Vernole. “Gli eventi religiosi e folcloristici – commenta Mandurino – sono una componente decisiva per aprire nuove finestre sul mercato delle vacanze e soddisfare la domanda, ma anche per non abbassare la guardia rispetto alla necessità di tutelare e valorizzare le nostre ricchezze. Turismo religioso e culturale come “Le Vie Oronziane” – aggiunge poi la commissaria Apt – devono far parte di un sistema di offerta turistica moderno che sia capace di coniugare gli elementi di identità storica con la tipicità dei luoghi, dei suoi prodotti enogastronomici e del saper fare di eccellenza e, soprattutto, con la loro piena fruizione sostenibile e responsabile”.
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