Asl, Arpa e Provincia di Lecce dicono No alla centrale di Cavallino
Contrari i pareri di Provincia, Arpa e Asl, un tris di No che è risultato fatale per la centrale a biomasse da trentasette megawatt di Cavallino, mozzata sul nascere. E con il No alla centrale, la beffa per la TG Energie rinnovabili di Ravenna, colpevole tra l’altro di non aver rispettato le prescrizioni della valutazione di impatto ambientale, che prevedevano l’integrazione nel progetto di un piano di monitoraggio con un controllo periodico della diffusione e ricaduta degli inquinanti. Nonostante la grave mancanza, il Comune di Cavallino, all’unanimità, in Consiglio Comunale, aveva approvato il progetto. Ma la forte opposizione dei cittadini, con l’ausilio dei Comuni di San Donato, San Cesario e Lizzanello, ci ha insegnato che è la volontà civile a spuntarla. E da oggi Cavallino sarà libera?
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding