Questa mattina intorno alle 10.00, si è svolto il sit-in di protesta a Cavallino, proprio sul luogo in cui è prevista la centrale, animato da cittadini e istituzioni “pronti alla disobbedienza civile”
E la protesta contro la nascita della centrale a biomasse a Cavallino continua. Questa mattina si è svolto il sit- in proprio sul luogo in cui è prevista la centrale, animato da cittadini e istituzioni “pronti alla disobbedienza civile”. A scendere in piazza i sindaci di S. Cesareo, S. Donato e Lizzanello, presente alla protesta anche Donato Pellegrino, consigliere regionale, che ha bollato l’affare come “ un’operazione criminale volta solo al profitto”. L’affare in questione? La nascita, nei pressi della discarica di Cavallino, di una centrale elettrica da trentasette megawatt, che brucerà olii provenienti dal Madagascar, Senegal e Laos. Una delle centrali a biomasse più grandi di Puglia quindi, ad appena cinquecento metri dalle prime abitazioni che saranno travolte in pieno dalle emissioni. Simbolico il ritrovarsi proprio “sul luogo del delitto” ora zona agricola coltivata ad orzo e ad ortaggi, ma presto zona industriale, dove s’insedierà, lungo il confine, un complesso energetico che comprenderà una seconda centrale a combustione solida – idonea anche alla combustione del combustibile derivato da rifiuto- (sempre ad opera della stessa ditta, la TG Energie Rinnovabili di Ravenna). Trattasi di uno stabilimento per il trattamento della parte umida dei rifiuti, nonché un impianto industriale per la produzione di idrogeno. Ecco perché la manifestazione è stata così sentita e partecipata, nonostante il giorno di festività: trecento circa i presenti, animati ma pacifici, pronti a far valere le proprie ragioni, soprattutto perché il tempo a disposizione ormai stringe, entro l’8 giugno, infatti, si dovrà chiudere il procedimento della seconda Conferenza dei servizi, da cui dipenderà anche la decisione del Tar, a cui hanno fatto ricorso i comuni di San Donato e San Cesario, coadiuvati dalla Provincia di Lecce. Domani si riunirà, infatti, la Commissione ambientale della Provincia. E il No alla centrale non si ferma qui: domenica, 6 giugno, ci dà appuntamento, dalle ore 19.30, in piazza a Cavallino, dove interverranno anche Giuseppe Serravezza, presidente Lilt, e Nando Blasi dei Sud Sound System.
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